Il Pd arretra di mezzo punto, FdI flette ma rimane sopra il 29%. In crescita Azione

Il Pd arretra di mezzo punto, FdI flette ma rimane sopra il 29%. In crescita Azione

YouTrend per Agi
Elly Schlein
ZUMAPRESS.com / AGF - Elly Schlein
ADV
ADV

Fratelli d’Italia è in leggero calo (-0,3%) allontanandosi ancora un po’ dal 30%; ma chi perde di più in questa fase è il Partito Democratico, che arretra di mezzo punto e con il 22,4% fa segnare il suo peggior dato dalle Europee dell’anno scorso. I democratici pagano evidentemente lo scotto delle loro divisioni sul tema del riarmo europeo, verso cui l’elettorato progressista è molto sensibile – e a sua volta molto diviso al proprio interno. Il partito che cresce di più (+0,5%) è invece Azione: anche in questo caso, si tratta probabilmente di una conseguenza delle vicende politiche dell’ultimo periodo, e in particolare della visibilità ottenuta dal partito di Carlo Calenda in occasione del suo congresso, durante il quale è intervenuta anche Giorgia Meloni (oltre ad altri importanti esponenti politici).

Si diceva del congresso di Azione: in quella sede, oltre alla presenza di Meloni, si è registrato un fortissimo attacco di Calenda verso il M5S. Alcuni analisti hanno ipotizzato che con questo congresso la linea del partito, finora improntata al terzismo centrista, potrebbe essersi spostata un po’ più verso il centrodestra. Per questo, nell’ultimo sondaggio per Sky TG24, Youtrend ha chiesto agli italiani come voterebbero di fronte a tre diversi scenari. Nel primo scenario, in cui si ricalcano sostanzialmente le coalizioni delle Politiche 2022, i risultati sarebbero in linea con quelli di due anni e mezzo fa, con un centrosinistra più competitivo rispetto ad allora (34,2% contro 26,1%) ma a scapito di M5S e Terzo Polo; nel secondo, un’ipotetica coalizione progressista allargata al M5S vincerebbe contro una coalizione di destra (Lega-FDI) e una moderata, comprendente tutti i soggetti dell’area centrista (che otterrebbe comunque più del 20% dei consensi); infine, in uno scenario con due sole coalizioni, con Azione nel centrodestra e Italia Viva nel centrosinistra, vi sarebbe un sostanziale pareggio.

Sono solo ipotesi, naturalmente, ma che lasciano intendere come l’attuale predominio del centrodestra nei rapporti dii forza sia subordinato all’attuale impianto, caratterizzato da una forte solidità della coalizione di maggioranza e ad una altrettanto forte difficoltà delle opposizioni a trovare una sintesi. Senza queste condizioni, la leadership del centrodestra sarebbe certamente contendibile. Di certo, la maggioranza di governo non sta mostrando una particolare risolutezza in questa fase, né sulle iniziative UE né, da ultimo, di fronte alle scelte commerciali degli USA di Trump. Questo, in piccola parte, inizia a intravedersi anche nelle intenzioni di voto e nei giudizi (da tempo non più entusiastici) verso l’esecutivo e verso la stessa Meloni. Ma è soprattutto una difficoltà che emerge esplicitamente da alcune rilevazioni effettuate nelle scorse settimane.
NOTA: La Supermedia Youtrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 27 marzo al 9 aprile, è stata effettuata il giorno 10 aprile sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti EMG (data di pubblicazione: 30 marzo), Eumetra (3 aprile), Euromedia (8 aprile), Ipsos (29 marzo), Quorum (7 aprile), SWG (31 marzo e 7 aprile) e Tecnè (29 marzo, 1° e 4 aprile). La nota metodologica
ADV