AGI - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto a Villa Pamphilj re Carlo. Ad assistere all'arrivo, decine di giornalisti e fotografi, mentre i Lancieri di Montebello erano schierati lungo il tappeto rosso per rendere omaggio. La premier e il sovrano britannico hanno avuto un breve colloquio. Non era presente la regina Camilla, impegnata in una visita presso l'istituto scolastico Manzoni.
Re Carlo è arrivato a bordo della sua tradizionale Bentley State Limousine color amaranto. Insieme alla presidente Meloni ha poi passato in rassegna la Guardia d'Onore. Arrivati davanti all'ingresso della Villa, i due si sono fermati per una stretta di mano davanti ai fotografi. Al termine dell'incontro con Carlo III, Meloni riceverà anche la regina Rania di Giordania.
Al mattatoio
Il secondo appuntamento romano di oggi per il sovrano è stato all'ex Mattatoio poco dopo le 11:30, accolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Insieme hanno visitato l'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio d'Amico, accompagnati dal presidente Gianni Letta, dagli attori Luca Zingaretti e Margherita Buy, e dalla ministra Annamaria Bernini.
Carlo III e Mattarella assisteranno alla rappresentazione, in italiano, del primo atto dell'Otello di Shakespeare, incontrando successivamente gli studenti. A seguire, entrambi parteciperanno a una tavola rotonda dedicata alle catene di approvvigionamento dell'energia pulita, co-presieduta dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, e dal ministro degli Esteri britannico, David Lammy.
Carlo, vincere le sfide e 'uscire a rivedere le stelle'
Carlo cita Dante per chiudere il suo applauditissimo discorso alla Camera. "Qualunque siano le sfide e le incertezze che affrontiamo come nazioni, nel nostro continente e oltre, possiamo superarle insieme", ha detto. "E lo faremo insieme", ha assicurato. "E quando lo avremo fatto, potremmo dire con Dante: 'E quindi uscimmo a riveder le stelle'", ha concluso.
Carlo: "L'Italia nel mio cuore. E ricorda Falcone"
"L'Italia sarà sempre nel mio cuore, come fu per la mia adorata madre". Così re Carlo ha concluso il suo discorso alla Camera. Il re ha ricordato che la regina Elisabetta trascorse il suo compleanno a Tivoli e fece visita a Capaci poco dopo l'attentato a Giovanni Falcone. Il ricordo del giudice è stato accolto da una standing ovation dell'Aula.
Re Carlo ricorda il coraggio della partigiana Del Din
Nel suo discorso alla Camera, re Carlo ha reso omaggio alla partigiana Paola Del Din. "Fu addestrata dalle forze britanniche e si sgancio' con il paracadute per la sua missione 80 anni fa proprio oggi", ha detto, "pensiamo tutti a Paola celebrando il suo coraggio".
Carlo, onorato di essere qui e grato a Mattarella
Re Carlo ha iniziato il suo discorso in parlamento in Italiano. "Sono enormemente onorato di essere stato invitato qui oggi e molto grato al presidente Mattarella per il suo gentile invito a compiere una visita di Stato in Italia", ha esordito. "Spero di non rovinare la lingua di Dante, non così tanto da non essere più invitato in Italia", ha poi scherzato.
Applausi e inno per il discorso di Carlo III alla Camera
Re Carlo è stato accolto con un caloroso applauso, e l'inno britannico, al suo ingresso in aula alla Camera. Scranni e palchi sono pieni per uno degli appuntamenti istituzionali più importanti della visita di Stato dei reali britannici. Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana un sovrano britannico parla davanti a una sessione a camere riuniti. Presenti molti ministri: Tajani, Nordio, Pichetto Fratin, Musumeci, Santanché, Giuli, Foti, Ciriani e Schillaci. Da segnalare poi la presenza degli ex presidenti della Camera Gianfranco Fini, Luciano Violante e Fausto Bertinotti. In aula anche l'ex presidente del Consiglio e senatore a vita, Mario Monti. E la leader del Pd, Elly Schlein. Re Carlo, accompagnato dalla moglie Camilla, ha poi raggiunto la postazione della presidenza e ha preso posto a fianco del presidente del Senato Ignazio La Russa e della Camera Lorenzo Fontana.
La Russa consegna a re Carlo la campanella del Senato
Il presidente Ignazio La Russa ha consegnato nell'Aula di Palazzo Madama al Re Carlo III e alla Regina Camilla una riproduzione con dedica della campanella del Senato, la cosiddetta 'martinella'. Per giungere in Aula i sovrani hanno attraversato la Sala Garibaldi e la Sala del Risorgimento dove sono esposti i ritratti e i busti dei protagonisti del Risorgimento: Vittorio Emanuele II, Camillo Benso Conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini. Un'occasione per sottolineare gli stretti legami tra il Risorgimento italiano e il Regno Unito, nel percorso storico che condusse all'Unità d'Italia. In particolare, nella Sala del Risorgimento è stata indicata alle Loro Maestà la cassapanca dove fu collocato il Tricolore del Regno d'Italia negli spostamenti della Capitale del Regno, da Torino a Firenze, quindi da Firenze a Roma. Al termine della breve cerimonia in Aula il Re e la Regina sono stati accompagnati nella sala Pannini dove hanno ammirato la cinquecentina Assertio septem sacramentorum conservata nella biblioteca del Senato