AGI - Il primo consiglio nazionale del M5s nel 2025, segna il debutto dell'era post-Beppe Grillo. Tutto lo stato maggiore pentastellato, infatti, si è riunito nella giornata di lunedì 13 gennaio - in video collegamento - per cominciare a impostare il futuro dei nuovi Cinque Stelle che escono dalla "rivoluzione" di 'Nova', l'assemblea costituente che ha mutato il volto del Movimento, a partire dall'addio al fondatore Beppe Grillo. Ma non solo: sul tavolo della rigenerazione c'è anche il nodo dei due mandati, con in vertici chiamati a recepire l'indicazione della base del superamento della regola. "Maniche rimboccate e clima di condivisione", dicono da Via di Campo Marzio, dopo il consiglio nazionale, durato poco più di cinque ore. Con il leader Giuseppe Conte, a discutere del futuro del M5s, c'erano i vicepresidenti, i capigruppo di Camera e Senato, fino ai rappresentanti territoriali e dei vari comitati politici.
Presente tutto il gotha del M5s, per iniziare a dare corpo al cambio di passo chiesto dagli iscritti a 'Nova', che ha avuto il suo culmine il 23 e 24 novembre. L'8 dicembre, invece, ci sono stati i risultati della seconda consultazione sulle modifiche allo Statuto, chieste da Grillo. Una votazione che ha sancito, tra le altre cose, l'eliminazione della figura del Garante, tra polemiche e minacce di una guerra legale tra Conte e il co fondatore. Durante il primo incontro si è discusso anche dell'organismo collegiale che - per volontà degli iscritti - dovra' prendere il posto che era occupato dall'Elevato. Ma ancora siamo alle prime battute e non sono state definite, nei dettagli, le fattezze del nuovo organo. Al via il confronto sul superamento della regola dei due mandati, svolta voluta dalla base con le votazioni in assemblea costituente.
Siamo in una fase interlocutoria ma - fanno sapere fonti del M5s - sicuramente non ci sarà un addio totale al principio. "No al carrierismo politico", insomma. "Stiamo discutendo di un mandato che sarà meno stringente rispetto a prima ma non sarà un 'liberi tutti'", ragionano i vertici pentastellati. Tra le novità al vaglio del consiglio nazionale c'è l'istituzionalizzazione dei gruppi del 'Network Giovani', la giovanile del M5s, che dovrebbe essere riconosciuta all'interno dello Statuto. Poi, i criteri di finanziamento delle attività dei gruppi territoriali. Un passaggio quasi obbligato, perché il radicamento sul territorio è considerato uno dei "vulnus" che penalizzano il Movimento nelle competizioni elettorali a livello locale. E ancora, è iniziata una prima ricognizione delle dodici priorità tematiche indicate dagli iscritti a 'Nova'. Proposte come una legge sul fine vita, la legalizzazione della cannabis e altri temi scelti dalla base. Quello che viene definito un "check tra le aspirazioni della nostra base e l'attività parlamentare", servirà ad allineare i 'desiderata' degli iscritti con le proposte di legge presentate in Parlamento. Comincia a prendere forma il M5s post-Grillo e il prossimo appuntamento è per lunedì prossimo, quando il consiglio nazionale tornerà a riunirsi per concretizzare gli input arrivati dall'assemblea costituente. A partire dal superamento della regola dei due mandati.