AGI - Due eventi: uno dei cattolici dem, l'altro di Libertà Eguale. È il sintomo che qualcosa si muove nella galassia delle correnti interne al Partito Democratico. E, forse, che la pax interna di cui ha goduto Elly Schlein fino ad ora comincia a scricchiolare. A sostenerlo è qualcuno che di correnti Pd se ne intende: "Vedo in atto i soliti giochini delle correnti Pd per fare le scarpe alla Schlein", dice Matteo Renzi: "La storia del federatore, il Papa straniero...". Il riferimento dell'ex rottamatore, che il Pd lo ha guidato per quattro anni, è a Ernesto Maria Ruffini, federatore in pectore di un rassemblement cattolico.
Proprio Ruffini parteciperà al convegno "Creare legami, guarire la democrazia" in programma a Milano il 18 gennaio - come anticipato dall'AGI il 10 dicembre scorso - e promosso dal senatore dem Graziano Delrio assieme ad altri nomi del partito come Pierluigi Castagnetti, Silvia Costa e Stefano Lepri. Il 18 a Milano si ritroveranno tutti sotto la denominazione "Comunità Democratica" che campeggia in alto a destra, sulla locandina che presenta l'evento. Una 'firma', come anche il carattere corsivo sembra suggerire.
Qualcosa di più, dunque, dell'annuale convegno dei cattodem: lo scorso anno, a dicembre, una iniziativa analoga richiamò, oltre a Castagnetti e Lepri, anche Dario Franceschini. Vi partecipò, come ospite, la segretaria Elly Schlein: "Senza il contributo dei cattolici democratici non esisterebbe il Partito democratico e la nostra straordinaria comunità, cosi' come non esisterebbe la Costituzione. Questa è e continuerà a essere la casa di questa straordinaria cultura politica", furono allora le parole della leader dem. Nelle intenzioni dei promotori c'è quella di restituire dignità e forza al mondo cattolico dentro e fuori il Pd. A scorrere i nomi dei partecipanti, da Paolo Ciani a Lorenzo Guerini, sembra ci si rivolga di più all'interno del partito. Il nome più 'esterno' è quello della presidente umbra Stefania Proietti, una civica eletta con il centrosinistra.
In Umbria, a Orvieto, si tiene nello stesso giorno, ma con prosecuzione il 19 gennaio, l'incontro annuale di Libertà Eguale, associazione guidata da Stefano Ceccanti ed Enrico Morando. "Il 18 e 19 gennaio ci ritroveremo a Orvieto con l'associazione Libertà Eguale sul tema generale 'Idee per una sinistra di Governo. Cosa dobbiamo, cosa vogliamo, cosa possiamo fare. Ci rivolgiamo, come sempre, all'intero centrosinistra per far maturare una moderna cultura liberale di Governo nell'orizzonte segnato dal conflitto tra democrazie e autocrazie", spiega Ceccanti.
Anche in questo caso, come per l'evento dei cattolici a Milano, a destare attenzione sono i nomi dei partecipanti. Uno in particolare, quello di Paolo Gentiloni che, come Ruffini, è finito nell'elenco dei potenziali federatori. Nel caso dell'ex Commissario europeo, però, il campo da federare è più vasto di quello cattolico. Nel Pd, non solo fra i liberal, c'è chi guarda a Gentiloni per mettere insieme le forze di centrosinistra quando ci sarà da affrontare le elezioni politiche. Quello di Gentilioni, indicato Commissario europeo dal governo Conte 2, è un nome considerato "non ostativo", per dirla con le parole di un dirigente Pd. L'esponente del Pd, tuttavia, non sembra avere in agenda un impegno diretto in questo senso. Anzi, fino a oggi si è tenuto ben distante dalle strategie interne al partito, anche in virtù del suo incarico a livello europeo.
Diverso è il caso di Romano Prodi, ospite dei cattolici a Milano. Il Professore, recentemente, ha intensificato le sue uscite su Pd e centrosinistra dispensando consigli e suggerimenti. Proprio la presenza del Professore, tuttavia, sarebbe garanzia del fatto che l'operazione di Delrio e compagni non è "ostile" alla segretaria. Lo spiega un parlamentare della minoranza dem secondo il quale, non si punta tanto a mettere in difficoltà Schlein, quanto a rivendicare uno spazio nel partito. Uno spazio, è il sottotesto, che i cattodem non hanno trovato neppure all'interno della minoranza Pd guidata dal presidente Stefano Bonaccini.