FdI 'stagna' nei sondaggi, il Pd sopra quota 23
FdI 'stagna' nei sondaggi, il Pd sopra quota 23

FdI 'stagna' nei sondaggi, il Pd sopra quota 23

AGI/YouTrend
Giorgia Meloni, leader di FdI
Giorgia Meloni, leader di FdI
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La prima tendenza è la fase di “stagnazione” di Fratelli d’Italia, che resta sempre il primo partito ma leggermente al di sotto del 29%. La seconda tendenza è il buono stato di forma del Partito Democratico, che si conferma sopra il 23% e a poco più di 5 punti da FDI. Una terza tendenza, se così la si può chiamare, è la perdurante stabilità di tutte le altre forze politiche. Il Movimento 5 Stelle, nonostante delle settimane piuttosto ricche di eventi legati a dinamiche interne dalla notevole eco mediatica, torna su quell’11,4% su cui si era assestato negli ultimi mesi. Si conferma anche il piccolo rimbalzo di Azione, probabilmente in coincidenza con l’attivismo di Carlo Calenda sulla vicenda di Stellantis (una vicenda che ha molto colpito gli italiani, perlopiù negativamente). L’insieme di queste tre tendenze fa sì che le forze di opposizione risultino lievemente in crescita rispetto alla media degli ultimi mesi, mentre quelle di maggioranza siano in leggero calo. Tuttavia, nonostante questi ultimi sviluppi, il centrodestra ad oggi è comunque in ottima forma, come e più di quanto sia emerso alle elezioni europee dello scorso giugno; al contrario, l’insieme delle varie forze di opposizione fa segnare un lieve arretramento rispetto a quell’ultima importante tornata elettorale nazionale.

A smuovere qualcosa in un quadro così statico, quasi immobile, potrebbe essere solo un evento di forte impatto sull’opinione pubblica. Anche per questo è molto attesa la sentenza che riguarderà il vicepremier Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona nel caso Open Arms. Un’eventuale condanna di Salvini potrebbe avere ripercussioni impreviste sul consenso alla Lega e in generale al centrodestra; viceversa, è facile pensare che un’assoluzione porti (o riporti) dei consensi al leader leghista e al suo partito.

Lo scopriremo solo nelle prossime settimane – o più verosimilmente con i primi sondaggi del 2025. Il caso Salvini è comunque emblematico perché rientra nel grande tema, più generale, dell’immigrazione: uno dei temi più divisivi e polarizzanti del panorama politico italiano.

Lo confermano anche i dati di SWG più recenti, come emerge chiaramente in particolare dalla domanda sull’atteggiamento che il Governo italiano dovrebbe avere nei confronti delle ONG che operano nel Mediterraneo: su questo specifico tema, gli italiano risultano spaccati quasi esattamente a metà, con il 41% che vorrebbe un atteggiamento di contrasto alle ONG (che diventa il 66% tra gli elettori di centrodestra) e un 38% che preferirebbe invece sostenerle (posizione condivisa da ben il 70% degli elettori dell’opposizione).

Il tema dei migranti, con tutte gli aspetti ad esso correlati, sono però solo una delle questioni di attualità su cui gli italiani si formano un’opinione che potrebbe incidere – in ultima analisi – anche sulle loro preferenze di voto. Come sempre, sul finire dell’anno la politica discute intensamente della legge di bilancio, dei suoi contenuti ma anche delle modalità con cui essa viene esaminata e approvata. Secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto Demopolis, però, anche la legge di bilancio varata dal Governo per il 2025 divide gli italiani: il 44% ne dà un giudizio negativo, mentre il 43% si divide tra chi la considera comunque il massimo fattibile vista la scarsità di risorse disponibili (28%) e chi la invece la giudica positivamente (15%).

Una visione complessivamente poco entusiasta, che si scontra con le aspettative – o piuttosto le esigenze – dei cittadini in vista del nuovo anno: secondo EMG, infatti, per il 62% degli italiani nel 2025 la priorità del governo dovrebbe essere la sanità, un dato molto più alto che in passato e che riflette la difficile condizione in cui si trovano molte strutture sanitarie, in particolare quelle pubbliche. Se queste aspettative non venissero prese in carico, agli elettori potrebbe non bastare più il dibattito (fin qui andato in scena) sulle risorse destinate alla sanità da parte del Governo, ma potrebbero – legittimamente – iniziare a pretendere di vedere dei miglioramenti concreti, e a votare in modo conseguente.

NOTA: La Supermedia Youtrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 5 al 18 dicembre, è stata effettuata il giorno 19 dicembre sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Demopolis (data di pubblicazione: 16 dicembre), EMG (13 dicembre), Eumetra (12 dicembre), Euromedia (11 dicembre), Ixè (11 dicembre), Quorum (9 dicembre), SWG (9 e 16 dicembre) e Tecnè (7 e 14 dicembre). La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it

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