AGI - Lo scontro dialettico con Elly Schlein che attacca il governo sulla sanità "come un disco rotto" e con "argomenti falsi" ("La calcolatrice serve a voi") e che a pronunciare la parola Stellantis "si inceppa la lingua". Ma alla kermesse di Atreju ("Un'edizione splendida", dice dal palco ringraziando anche la sorella Arianna, perchè - sottolinea in maniera ironica - "in questa sua foga di dover piazzare amici e parenti e gente che non conosce ha trovato il tempo per organizzarla...") la premier Giorgia Meloni per la prima volta affonda il colpo soprattutto su Maurizio Landini e su Romano Prodi. Il primo è reo di "aver utilizzato toni senza precedenti" che "se li avessimo usati noi sarebbero arrivati i caschi blu dell'Onu", perché l'invito del segretario della Cigl alla rivolta sociale, spiega il presidente del Consiglio, "è solo perché ha argomenti deboli" per "aiutare la sinistra, non certo i lavoratori".
L'ex presidente del Consiglio, invece, è tirato in ballo perchè, secondo il Capo dell'esecutivo, al pari della segretaria dem ha pronosticato l'isolamento dell'Italia. "Ai suoi improperi - replica - ho aperto una bottiglia di vino migliore e brindato alla mia salute. Ogni patriota deve essere fiero" di ricevere le critiche di chi ha svenduto l'Iri e facilitato l'ingresso della Cina nel Wto, la dimostrazione "che di obbedienza se ne intende parecchio...".
"Da osservati a modelli"
La festa di Fdi resta per Giorgia Meloni l'occasione per ricordare pure il passato della destra, quella sfida vinta "di una generazione che ha combattuto "per superare tutti i pregiudizi" e abbattere "i cancelli ideologici sbarrati dal palazzo". Ma è anche il momento in cui il presidente del Consiglio si toglie qualche sassolino dalle scarpe, contro chi ha remato contro il nostro Paese che "da osservato è diventato modello", cercando - per esempio - "di azzoppare la nomina di Fitto" in Europa, "noi siamo antitetici alla sinistra, esistiamo per smentirvi e stupirvi".
Innanzitutto nessuna divisione nel centrodestra, rimarcano tutti i leader dell'alleanza. Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini che 'prenota' anche la prossima legislatura, lo afferma il leader di Noi moderati Maurizio Lupi ("La diversità è ricchezza"), lo sottolinea il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani che, nel riaffermare "il patto del 1994" siglato da Berlusconi con l'obiettivo del 51% alle prossime Politiche, sottolinea il forte legame d'amicizia che "pero' non è dire sempre di si'", "possiamo anche discutere ma nel momento del bisogno" l'importante "è ritrovare l'amico, spalla a spalla per combattere per i valori giusti". E il presidente del Consiglio rilancia: "Ciascuno nel centrodestra è consapevole della propria responsabilità. Onoreremo fino all'ultimo giorno il compito che ci è stato dato. Arriveremo compatti fino alla fine della legislatura e oltre".
"I centri in Albania funzioneranno"
Lo scopo è portare a compimento il programma, anche sul tema dei migranti: "I centri in Albania funzioneranno", si accalora la premier. Meloni, nel sottolineare come il protocollo siglato con Tirana sta facendo "scuola in mezza Europa" perchè funge anche da effetto deterrente, annuncia che non si darà mai per vinta, "a costo di passarci tutte le notti" da qui alla fine della legislatura perchè "fermare l'iniziativa sarebbe un grande favore ai criminali". La premier si rivolge a quei giudici che hanno stoppato la mossa del governo con "sentenze irragionevoli", li invita a interrogarsi sulle conseguenze delle loro decisioni. E invia un messaggio chiaro: "Voglio combattere la mafia e chiedo a tutto lo Stato italiano e alle persone perbene" di farlo, "non sono io il nemico, sono una persona perbene".
Il presidente del Consiglio spazia dai temi europei (serve un cambio di rotta") - annunciando le sue dimissioni dalla presidenza del partito dei conservatori per sostenere l'ex primo ministro polacco Morawiecki - a quelli italiani. Il 2025 sarà l'anno delle riforme ("Spaventano molti ma andremo avanti"), dal premierato all'autonomia differenziata alla separazione delle carriere. E sarà l'anno in cui si continuerà la lotta alla burocrazia, per tagliare gli sprechi ("Uno Stato efficiente vuol dire meno tasse e clientelismo. Uno scenario del genere puo' preoccupare la sinistra ma non i cittadini"). Un accenno alla manovra, "sulle pensioni minime avremmo potuto fare di più" ma certamente "abbiamo fatto meglio della sinistra", in futuro "arriveremo a cento euro". E anche alle polemiche sul ddl sicurezza contro il quale si sono schierati anche cantanti e attori, finirà come con Hollywood con Trump.
"Cuori puri e gambe ferme"
E a proposito del presidente americano rinnova gli auguri per la sua vittoria su Joe Biden, "sono una donna di destra, non ho alcuna difficoltà a dialogare con tutti se serve all'Italia ma, a maggior ragione, sono felice di farlo" con il tycoon. "Rispondiamo con i fatti ai tanti uccelli del malaugurio", tutti quelli "che sperano che metteremo il nostro personale destino prima di quello della nazione rimarrà ancora una volta deluso. E deludere la sinistra è il nostro sport preferito", dice la premier Meloni che torna a citare i risultati raggiunti dall'esecutivo, anche a livello internazionale, per "un'Italia che "è tornata a correre".
Infine, il discorso motivazionale, l'invito rivolto ai ministri, ai militanti a mettersi "ai remi": "La nostra è una missione. Quando la posta è alta non c'è spazio per l'egoismo dei singoli. Siate concentrati, ambiziosi, coraggiosi, coltivate desiderio di riscatto e passione per la giustizia. Siate all'altezza della grande nazione che rappresentate e dell'enorme responsabilità che comporta". "Non tornerà" - l'input della premier - un'occasione come quella di adesso, "l'occasione è ora e non permette passi incerti e tentennamenti, perché ha bisogno di certezze, cuori puri e gambe ferme. Ma io sono certo che siamo all'altezza del compito, l'Italia è all'altezza".