AGI - "Lei è il benvenuto, in Italia e a Roma, ed è per me di grande interesse potere dialogare con lei questa mattina". È il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad accogliere così al Quirinale Mahmoud Abbas, Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, in visita ufficiale.
Mattarella rivolge allora "con vero piacere" il suo benvenuto all'ospite, ricordando tanto l'incontro di tre anni fa sempre al Quirinale, quanto, "con grande piacere - annota - la sua accoglienza quando, nel 2016, con grande amicizia, ci siamo visti a Betlemme". Era presente all'incontro il Vice Presidente del Consiglio dei ministri - ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
"Sentiamo amicizia e calore, e apprezziamo il sostegno reale dell'Italia al popolo palestinese", ha detto il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese nel colloquio al Quirinale. E ha aggiunto: "Ciò che è avvenuto il 7 ottobre è disumano e inaccettabile. Non siamo per la violenza e abbiamo chiesto ad Hamas la liberazione degli ostaggi". "Una volta che sarà avviata la soluzione dei due Stati e due popoli, chiederò ai paesi arabi e mussulmani di riconoscere lo stato di Israele", ha detto ancora Abu Mazen.
Sulla situazione in Siria, in attesa di sviluppi e nella speranza che non vengano disattese dal nuovo corso le speranza di libertà, il presidente della Repubblica e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Maze, hanno espresso un giudizio comune sul regime di Assad, "totalitario e crudele". Il Capo dello Stato ha accolto il presidente dell'Autorità palestinese ricordando l'incontro a Betlemme del 2016.
Il comunicato palestinese
Abbas (Abu Mazen) ha chiesto al Presidente della Repubblica che l'Italia riconosca lo Stato di Palestina. Abbas e Mattarella - scrive l'agenzia Wafa - hanno discusso degli ultimi sviluppi nella questione palestinese "alla luce dell'attuale aggressione israeliana. Nel corso dell'incontro, il Presidente Abbas ha informato il suo omologo italiano sugli ultimi sviluppi in Palestina, concentrandosi sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, conseguenza della brutale aggressione israeliana in corso, che ha causato decine di migliaia di vittime e dispersi e la distruzione diffusa di infrastrutture, case e proprietà. Il Presidente palestinese ha parlato anche della crescente violenza in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e dei crimini commessi ininterrottamente dai coloni israeliani contro l'indifeso popolo palestinese. Il Presidente ha inoltre informato il suo omologo italiano sulle continue uccisioni perpetrate dall'occupazione, sulle incursioni nelle città, nei paesi, nei villaggi e nei campi profughi palestinesi, sull'espansione coloniale e sulla profanazione dei luoghi sacri, in particolare nella Gerusalemme occupata. Il Presidente Abbas ha sottolineato l'urgente necessità di attuare la risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, chiedendo un cessate il fuoco immediato, il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza e una rapida assistenza umanitaria per scongiurare il rischio di una grave catastrofe umanitaria nella Striscia. Ha anche chiesto di consentire all'Autorità Nazionale Palestinese di riprendere le sue piene responsabilità a Gaza".
"Il Presidente palestinese ha fornito un aggiornamento sugli sforzi diplomatici, politici e legali della Palestina nei consessi internazionali per porre fine all'occupazione israeliana e istituire uno Stato palestinese, con Gerusalemme Est come capitale. Ha ribadito l'importanza di aderire alla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite riguardante il parere consultivo della Corte internazionale di giustizia per porre fine all'occupazione. Inoltre, il Presidente Abbas ha sottolineato l'importanza di mobilitare il sostegno alla richiesta della Palestina di diventare membro a pieno titolo dell'ONU e di garantire un ulteriore riconoscimento internazionale dello Stato palestinese", si legge ancora nel dispaccio di Wafa, "il Presidente ha invitato l'Italia a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. I due leader hanno discusso anche dei forti legami bilaterali tra Italia e Palestina. Il Presidente Abbas ha elogiato il continuo sostegno umanitario dell'Italia, tra cui l'accoglienza di bambini palestinesi feriti, la formazione delle forze di polizia e il continuo sostegno ai diritti dei palestinesi nei forum internazionali. Ha inoltre riconosciuto il recente voto positivo dell'Italia all'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulle risoluzioni relative all'UNRWA e al cessate il fuoco".