AGI - Al Nazareno qualcuno avrà pensato a C’è posta per te, con la segretaria del Partito democratico Elly Schlein nel ruolo di Maria De Filippi e i 'duellanti' Giuseppe Conte e Beppe Grillo in quelli degli amici di un tempo da riappacificare. Solo che la lettera di Grillo a Schlein sembrerebbe tutt'altro che distensiva. Ha la forma di una lettera di referenze con la quale Grillo chiede a Schlein di prendersi Conte: "È la persone giusta per guidare il Pd o, se preferite, per guidare una delle sue correnti".
La risposta di Giuseppe Conte non tarda: "A Grillo le battute non mancano, ma la questione è seria. Se ci dovessimo basare sulle battute, potrei scrivere io a Mario Draghi per proporre Grillo per un contratto di consulenza". Il riferimento è a quell'abbraccio fra grillo e Mario Draghi che per Conte rappresenta la cesura netta fra il M5s delle origini e quella "comunità matura" che sta ora decidendo sul proprio futuro.
"Siamo in tempi di distanza e di sfiducia verso la politica. Ore e ore di contributi da parte dei nostri iscritti. Non è un gesto di arroganza dire che questa comunità è morta? Non ha proprio senso. Questa comunità ha indicato la strada per cambiare il Paese". Intanto, dai vertici del Partito democratico si mantiene il più stretto riserbo. Elly Schlein non ha nessuna voglia di fare la De Filippi e infilarsi nel ginepraio dei Cinque Stelle.
La leader dem ha intenzione di non deviare dal percorso verso quel Progetto per l'Italia lanciato subito dopo le regionali vinte in Emilia-Romagna e Umbria, ma anche dopo la sconfitta di musura in Liguria. "Ho annunciato che saremo impegnati nella costruzione di un progetto per il Paese, che vogliamo comporre insieme alla società italiana, al suo mondo produttivo, sindacale e associativo, ai suoi corpi intermedi e alle migliori energie. Un progetto basato su cinque priorità": la sanità, il lavoro di qualità, la scuola e l'università, l'ambiente, le politiche industriali. Temi che Schlein sta portando nei territori, a cominciare dalle aree interne. E oggi la segretaria ha fatto un passo ulteriore, affidando la delega sulle politiche industriali ad Andrea Orlando.
"Ho chiesto ad Andrea Orlando di guidare in collaborazione con me e la Segreteria il percorso che ci vedrà attraversare i luoghi della vocazione industriale del Paese, quelli delle eccellenze e quelli delle crisi, per contrastare la deindustrializzazione e rimettere al centro lavoratrici e lavoratori che mandano avanti l'Italia", spiega la segretaria che oggi è stata a Pomigliano ad incontrare i lavoratori della Trasnova, indotto Stellantis, a rischio licenziamento.
"Non vi lasceremo soli", ha assicurato la segretaria agli operai che l'hanno accolta ai cancelli dello stabilimento. A Meloni, invece, Schlein chiede di convocare subito un tavolo a Palazzo Chigi, "visto che quello al ministero non ha portato risultati". E mentre Schlein era a Pomigliano, al Nazareno arrivava la lettera di Grillo.
Una lettera dal tempismo sospetto: allo stato maggiore del Pd non sfugge il fatto che la 'mossa' di Grillo arrivi nel mezzo del secondo voto dei cinque stelle sul nuovo statuto. Anche per questo la segretaria decide di tenere riservata la lettera, fatta leggere a pochissimi dirigenti. È, viene spiegato da un parlamentare dem, anche una questione di rispetto nei confronti di un partito che sta attraversando una fase complessa: "Non sempre in passato è stato utilizzato lo stesso metro nei nostri confronti, ma questa è una questione di cultura politica".
Nonostante questo, la lettera viene resa nota attraverso altri canali. Grillo, quel voto, lo ha chiesto puntando nel non raggiungimento del quorum. Una ipotesi che aprirebbe scenari da incubo per i Cinque Stelle, con la messa in discussione dello stesso Giuseppe Conte. Prima dell'assemblea nazionale, il leader dei Cinque Stelle aveva avvertito che, in caso di mancato raggiungimento del quorum, non avrebbe escluso un passo indietro.
Quel voto chiesto da Grillo e che i suoi fedelissimi stanno cercando di boicottare così da far mancare il quorum. Danilo Toninelli, ad esempio, ha preso alla lettera l'invito di Grillo ad andare per funghi e in un video si fa riprendere mentre ne cerca in campagna: "Funghi, ma dove siete? Non ne trovo, non lo so se riuscirò ad andare a votare", scherza l'ex ministro. A Campo Marzio viene assicurato che la notizia della lettera di Grillo è stata appresa dai lanci delle agenzie di stampa. Come interpretarla? Un alto dirigente M5s fa spallucce, come a derubricare la missiva.