AGI - Non poteva lasciare indifferenti i media, e non solo, il post 'suspencè sui social con cui Beppe Grillo annuncia che domani dal suo blog darà un "annuncio delicato" a pochi giorni dal nuovo voto degli iscritti che proprio lui, cofondatore del Movimento - dopo la Costituente che lo ha 'licenziato' - ha chiesto, come da Statuto. Che cosa dirà? Annuncerà il ricorso alle carte bollate per rivendicare la proprietà di simbolo e 'Carta delle regolè del M5s? Fatto è che, aspettando che Grillo parli, da Campo Marzio, sede del Movimento, filtra tranquillità. Non solo politica ma anche 'giuridica'.
L'impugnazione, se mai ci fosse, sarebbe - questo è il 'mood' - "strumentale" poichè lo Statuto è politicamente e ampiamente consolidato, in qualche modo blindato, dopo che si è impiegato quasi un anno a scriverlo nel confronto fra Conte e Grillo, che ha partecipato attivamente alla sua stesura e agli incontri per definire la strategia che potesse consentire di superare i problemi sollevati davanti al tribunale di Napoli dagli attivisti esclusi dalla votazione 'sulla carta dei diritti e dei doveri' del M5s. Attivisti il cui ricorso è stato rigettato, confermando nel 2022 la leadership di Conte con percentuali molto alte.
Dal Garante, preposto all'interpretazione autentica e insindacabile, oltre che alla vigilanza, dello Statuto, viene posto in essere un evidente conflitto interesse - fanno osservare ambienti M5s - e un eventuale nuova istanza ai giudici da chi ha deciso di contestare le conclusioni di Nova del 23 e 24 novembre sarebbe, questa la convinzione, perdente di fronte alla legge. Ma tant'è.
Nel frattempo c'è chi come Elio Lannuti, ex senatore M5s espulso per aver detto no al governo Draghi, preconizza che Grillo annuncerà "scomode verità" e chi, come la pentastellata Vittoria Baldino guarda oltre le 'beghe': "Stamattina il M5s era in Campania, con Conte e i parlamentari del territorio, davanti ai cancelli dell'indotto di Stellantis per protestare insieme ai lavoratori che rischiano di perdere il lavoro. Questa è la politica, non lo è attaccarsi al cavillo statutario feudale. M5s va avanti perchè ha responsabilità politiche davanti al Paese, lasciamo agli altri il burocratese", nota. Conte domani riunirà i parlamentari: all'ordine del giorno un giro di tavolo a trecentosessanta gradi.