AGI - Il quartiere Corvetto? "So dove è" ma "non frequento le periferie. Non mi piacciono. Sono caotiche, brutte".
Piene di extracomunitari? "Soprattutto di extracomunitari che non sopporto. Basta guardarli. Vedi quello che combinano qui a Milano, come fai ad amarli? Gli sparerei in bocca. Non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori". Alle parole di Vittorio Feltri, ospite della trasmissione "La Zanzara" su Radio 24 reagisce con fermezza l'Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii) che ne chiede le dimissioni dal consiglio regionale della Lombardia definendo quelle del direttore editoriale de "Il Giornale" frasi che "minano la convivenza civile e istigano all'odio razziale". Condanna anche da parte del Pd: "L'evocazione della violenza e della morte - afferma la senatrice dem Tatjana Rojc - sono quanto di più contrario alla civiltà occidentale che Feltri fa mostra di voler difendere. In poche parole egli ha riassunto il peggio dell'ideologia che ha sprofondato l'evoluta Europa del Novecento nel baratro di guerre e stermini". "Toccato il fondo della vergogna si puo' sempre scavare", lamenta il segretario milanese del Pd, Alessandro Capelli.
Al centro della puntata, andata in onda due giorni fa, quanto avvenuto a Milano con la morte del 19enne Ramy Elgaml e i successivi disordini a Corvetto. Feltri è stato protagonista di un vivace botta e risposta con il conduttore della trasmissione David Parenzo fino a quando il consigliere lombardo di FdI ha rimarcato: "Non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori". Netta la condanna da parte dell'Ucoii che si riserva di agire "nelle sedi opportune al fine di tutelare l'immagine e la sicurezza della comunità islamica in Italia". "Chiediamo con forza - si legge in una nota dell'Unione delle comunità islamiche in Italia - un intervento immediato del premier Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, al fine di ottenere le dimissioni di Feltri dal consiglio regionale. Chiediamo un passo indietro anche dalla direzione de 'Il Giornale', crediamo che ideologie del genere non possano coesistere con una stampa libera in un contesto democratico".
"Non si parli di battute o iperboli da personaggio, perché Feltri - dice la senatrice Tatjana Rojc (Pd), esponente della minoranza slovena - conosce benissimo il peso di quello che dice e l'influenza che può avere presso il pubblico che lo segue. Glielo dice una che appartiene a una minoranza, forse Feltri direbbe una 'razza1, considerata inferiore per legge fino al '45". Vittorio Feltri "ancora una volta - afferma il segretario metropolitano del Pd Milano, Alessandro Capelli - ci insegna che toccato il fondo della vergogna si può sempre scavare. Dopo le frasi inqualificabili, che non dimentichiamo, sui ciclisti, ora ci tocca leggere frasi terribili e violente contro la comunità musulmana. Ci aspettiamo le immediate scuse e, una volta per tutte, le dimissioni di Feltri. E ci aspettiamo che tutti i dirigenti del centrodestra condannino le parole di Feltri".