AGI - Archiviate con successo le elezioni regionali, la segretaria del Partito Democratico può preparare il percorso di avvicinamento alle elezioni politiche. Un risultato che Schlein saluta anche in apertura della direzione nazionale, ringraziando i presidenti eletti di Emilia-Romagna e Umbria, Michele De Pascale e Stefania Proietti, ma anche lo sconfitto in Liguria, "per soli ottomila voti", Andrea Orlando. "Si percepisce un nuovo clima di fiducia e speranza figlio anche dello spirito unitario messo in campo dal nostro partito", dice la leader dem. Ad incoraggiare questa lettura di Schlein sono anche gli 'inciampi' che hanno segnato il percorso della maggioranza negli ultimi giorni: "Ieri la maggioranza è andata sotto due volte, sul canone Rai e sulla sanità in Calabria. La maggioranza è allo sbando. Negli ultimi giorni si è certificato anche il fallimento del modello Albania: ormai", dopo i migranti, "stanno rientrando anche forze dell'ordine e operatori". A questo si aggiunge la sentenza della Consulta sull'Autonomia differenziata che Schlein attende di leggere, ma con la certezza che, comunque vada, "questa legge andrà abrogata".
Una direzione che, all'indomani della sconfitta nella Regione di Ponente, poteva diventare un 'redde rationem' per quelle voci ancora critiche nei confronti dello stato maggiore del Pd. Al contrario, la vittoria ha rinsaldato la pax interna del partito e la sua segretaria. "Siamo orgogliosi di questi risultati. In molte regioni siamo il primo partito, e questo si aggiunge al sei a zero delle amministrative di giugno", dice Schlein. Ma se può contare sullo stato di buona salute del Pd, Schlein deve guardare con attenzione a quanto accade nelle forze che con i dem sono chiamate a costruire l'alternativa alle destre.
In particolare i Cinque Stelle, alle prese con un passaggio che, se da un lato rinnova dal profondo il Movimento, dall'altro rischia di creare una lunga coda politico-giudiziaria con il fondatore Beppe Grillo, decaduto per votazione in assemblea dal suo ruolo di garante. Schlein osserva "con rispetto" queste dinamiche e, nel farlo, spalanca le porte ai potenziali alleati e a Conte in particolare. "Continueremo a definirci testardamente unitari, senza tentazioni egemoniche che non ci appartengono, senza irrealistiche presunzioni di autosufficienza", sottolinea la segretaria che ritiene "interesse del Pd avere alleati solidi", come ha spiegato poche ore dopo la vittoria nelle regioni.
Nella tela che Schlein intende tessere, però, le realtà civiche hanno importanza pari se non superiore a quelle politiche. Da qui l'appello "alle migliori energie che attraversano il paese per battere le destre e scrivere una nuova pagina. Ci apriamo al mondo del volontariato e dell'impresa, al mondo della cultura e dei saperi, al civismo, oltre che alle altre forze di opposizione".
Non è un caso che, solo poche ore fa, la segretaria sia stata a manifestare assieme all'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi ETS APS (ENS). E, in occasione dello sciopero generale, Schlein sarà in piazza con i sindacati per partecipare alla mobilitazione di Bologna. "Solidarietà ai sindacati per gli attacchi che subiscono da questa maggioranza e da questo governo", sottolinea: "Un attacco teso a far saltare il sistema di relazioni industriali per come lo conosciamo, con attacchi costanti alla rappresentanza. Non sono interventi episodici, fanno parte di una strategia per indebolire il lavoro". In piazza ci saranno anche altri leader della coalizione che ha vinto in Umbria ed Emilia-Romagna.
Il perimetro della coalizione, tuttavia, non è definito: la segretaria, anzi, è convinta che il solo modo di costruire l'alleanza sia accantonare le geometrie per concentrarsi sui contenuti. Rimangono, certo, alcune distanze sui temi internazionali, sui quali Schlein ha aperto una lunga parentesi del suo intervento, riservando un duro attacco al presidente americano eletto e a chi ne ha festeggiato la vittoria: "In un paese come il nostro, chi ha festeggiato Trump per ragioni di bandiera smetterà presto davanti agli effetti sulle nostre imprese e i nostri lavoratori", avverte Schlein.
"Trump ha già manifestato ostilità verso l'Unione Europea, intende spalleggiare chi ha sempre lavorato per indebolire l'Europa e seminare divisioni. Per questo l'Europa deve reagire, aprire una fase nuova e aprire una stagione di nuovo slancio verso l'integrazione europea". Altrettanto netto il giudizio su Elon Musk: "Non ci rassegniamo a questa idea della convergenza pericolosa di un nuovo autoritarismo nazionalista con un capitalismo tecnologico così aggressivo".
La base da cui si parte per la costruzione della coalizione sono i passaggi parlamentari che vedranno le opposizioni marciare fianco a fianco, come si è visto con il salario minimo, con la battaglia contro l'autonomia differenziata, con la proposta di legge sulla sanità. "Il governo per il terzo anno di fila ha stanziato fondi insufficienti", ribadisce, "non è questione di contabilità, c'è una visione di questa destra che apre le porte agli interessi dei privati e di qualche sottosegretario. Il piano straordinario di assunzioni annunciato da Schillaci è sparito dalla manovra e i soldi promessi sono poco più che briciole. Il sistema è a un passo dall'implosione con le diseguaglianze sociali che aumentano", aggiunge per poi mobilitare il partito: "Territori e iscritti si organizzino per incontrare gli operatori e ascoltare cittadini e cittadine".
Lo sforzo da fare, però è quello di tenere un piede in parlamento e l'altro ben piantato nei territori. Soprattutto in quelle aree interne che hanno vissuto un progressivo distacco dalla politica e con le quali Schlein vuole ricucire il prima possibile. "Voglio ribadire l'impegno che portiamo avanti sulle aree interne. Piccoli centri dove dobbiamo portare tutta la nostra attenzione e anche l'ascolto perché in queste aree c'è stato un distacco dalla politica. Dobbiamo impegnarci per riabitare l'Italia e restituire un futuro alle comunità colpite dall'inverno demografico e dallo spopolamento".
Temi ci cui la segretaria ha parlato al Nazareno con la vice primo ministro del Regno Unito Angela Rayner. Al centro del lungo faccia a faccia le priorità per i progressisti con un particolare approfondimento del tema della Sanità, per difendere e migliorare l'accesso al sistema sanitario nazionale, delle politiche per l'occupazione e di quelle per la casa. Il rapporto con gli alleati internazionali, dopo le iniziative in parlamento e quelle nel territorio, è la terza direttrice lungo la quale si muove l'azione della leader dem.
Questo per "non lasciare l'internazionalismo ai nazionalisti", come ripete con riferimento all'attivismo di Meloni e Salvini a livello internazionale con i Conservatori e i Patrioti. Sabato, Schlein volerà in Sapgna da Pedro Sanchez per partecipare ai lavori del congresso del Psoe. Stringere i rapporto con la famiglia socialista europea, oltre che con i progressisti in tutto il mondo, è tanto più necessario per il Pd dal momento che la Commissione europea guidata da Ursula Von der Leyen mostra degli evidenti "sbandamenti" a destra. Schlein, a proposito del voto che ha varato la nuova Commissione, spiega che "è stato giusto farla partire, ma che non la sentiamo come la nostra commissione. Faremo valere il nostro peso ad ogni voto".