AGI - "Io continuo a predicare e ad auspicare un dialogo franco e fruttuoso con la magistratura di cui mi sento ancora di fare parte. Non esistono magistrati sgraditi. Come spero non esistano, per i magistrati, politici sgraditi". Lo ha affermato il ministro della giustizia Carlo Nordio in una intervista al Corriere della Sera. Rispondendo a una domanda sul fatto che l'Anm abbia denunciato attacchi mirati ad assoggettare i giudici alla politica, Nordio ha detto: "Non capisco da dove traggano questa convinzione. Mi attendo argomentazioni logiche, non slogan folcloristici".
E sulla questione della separazione delle carriere, il ministro ha aggiunto che "esiste in tutti i Paesi democratici che hanno introdotto, come noi, il codice accusatorio. Inglesi e americani ci ridono dietro quando diciamo che è un attentato all'indipendenza del giudice". Nordio ha poi sottolineato che "Il presidente Mattarella si è più volte espresso sui limiti del cosiddetto protagonismo dei giudici. La partecipazione deve essere contenuta in quei limiti. Io mi riconosco in pieno nelle sue sagge parole". Il magistrato è libero di manifestare o no? "Libero, ma vincolato dall'imparzialità che deve manifestare al cittadino. Se un giudice definisce pericoloso il presidente del Consiglio, la credibilità sua, e di chi lo difende, cade a zero", ha concluso il ministro.