AGI - Foto di gruppo con sorrisi e mani unite come fanno i compagni di squadra. "Insieme, insieme" ribadisce la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Umbria, Stefania Proietti, quando prende il microfono al sit-in organizzato davanti all'ospedale di Terni. Ultimo presidio in ordine di tempo di fronte alle strutture sanitarie della regione, prima occasione per i leader del centrosinistra per ritrovarsi insieme. "Siamo uniti e compatti" sono le considerazioni dei segretari dei partiti che compongono il campo largo. "Non litigate, state insieme" è l'auspicio delle signore che assistono agli interventi di Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Interventi con al centro la sanità. I leader di centrosinistra infatti accusano il centrodestra in Umbria di aver fatto precipitare in questi cinque anni per quantità e qualità dei servizi, a favore della sanità privata. Una intenzione, ha più volte ribadito Stefania Proietti in campagna elettorale, che la sua avversaria, Donatella Tesei, aveva messo nero su bianco nel programma del 2019, quando per la prima volta aveva vinto le elezioni, mentre la stessa Proietti ha stracciato pubblicamente quel programma davanti all'ospedale di Pantalla di Todi, tra i comitati dei residenti che rivendicano il loro presidio ospedaliero, lamentando sia stato svuotato di servizi.
Sanità pubblica "come diritto, come preoccupazione non solo in Umbria che accomuna tutti i cittadini oltre le appartenenze politiche", ha ricordato per esempio Fratoianni, come nei giorni scorsi il presidente del Pd, Stefano Bonaccini. Sventolano le bandiere di Pd, Avs e 5 Stelle al presidio, dove i leader, a margine dei loro interventi, rivendicano l'unità, concreta, di intenti. "Siamo insieme nell'ultimo giorno di campagna elettorale e avremmo dovuto farlo prima? Non c'è una puntualità da rispettare" sottolinea Conte, ricordando come la candidatura per l'Umbria, come per l'Emilia Romagna, sia appoggiata in maniera unitaria come unitario è l'appoggio al progetto. Un progetto che i militanti sembrano condividere: "Se dovete litigare, fatelo di nascosto" è il consiglio di alcuni presenti, prima che il sit in si sciolga, lasciando ogni leader ai propri appuntamenti.