AGI - Il giorno dopo le elezioni in Liguria che hanno visto il centrosinistra sconfitto per una manciata di voti, Giuseppe Conte tira dritto sulla Costituente M5s, che si concludera' a fine mese, per la rifondazione della creatura voluta da Grillo e Casaleggio, e non presta troppa attenzione agli attacchi di Grillo o alle bordate di Renzi. Ma il presidente M5s si concentra anche sulle prossime tornate regionali: l'intenzione di Conte e' quella di tornare in Emilia Romagna e di andare in Umbria, fermo restando il lavoro sulla legge di Bilancio all'esame del Parlamento, riunendo, come oggi martedì 29 ottobre, i parlamentari M5s per mettere a punto una vera e propria 'contromanovra' da opporre alla "politica dei tagli" che da settimane va denunciando.
Cosi' mentre il Garante M5s - che non e' andato a votare in questa tornata amministrativa - non smette di attaccare e sui profili social avverte che "si muore piu' traditi dalle pecore che sbranati dal lupo", Conte, all'indomani del risultato del Movimento in Liguria che ha definito "deludente", risponde ai cronisti che lo fermano davanti a Montecitorio dicendo: "Mi assumo sempre le responsabilita', ci mancherebbe".
A chi gli domanda se teme che la sua leadership sia messa in discussione, Conte dice che "le leadership sono sempre in discussione nel momento in cui non c'e' consenso, al di la' delle scadenze della comunita'. Noi stiamo facendo un'assemblea costituente e come sapete discutiamo di tutto". E ancora: a chi gli chiede se quello ligure sia tra i peggiori risultati della storia M5s, il presidente del Movimento risponde: "Ma che dice? Purtroppo siamo abituati a risultati non assolutamente soddisfacenti e anche molto deludenti sui territori, ne siamo consapevoli. Infatti per questo stiamo facendo un'assemblea costituente e non c'e' assolutamente nessuna sottovalutazione sulla nostra capacita', in particolare nelle elezioni amministrative, di avere delle liste competitive e di riuscire a coinvolgere il nostro potenziale elettorato. Quanto a Matteo Renzi, per il quale con Iv in coalizione Orlando avrebbe vinto Conte usa l'ironia e risponde: "Da dove lo ha detto, da Riad?".
La giornata fa anche registrare un botta e risposta a distanza tra esponenti di spicco della 'vecchia guardia', Danilo Toninelli e Paola Taverna. "Il M5s non ha perso in Liguria, non ha nemmeno partecipato alle elezioni liguri. Sotto il simbolo del M5s c'era pero' il partito di Giuseppe Conte ma senza niente del Movimento. Se ci fosse stato il Movimento il candidato simbolo della Regione sarebbe stato proposto e votato dagli iscritti del Movimento. Ci sarebbe stato un contratto vincolante tra tutti gli alleati di questo cosiddetto campo progressista. Un contratto che non c'e' stato. I candidati sono stati tutti di Giuseppe Conte, non della rete degli iscritti come avviene storicamente da sempre nel M5s.
"Movimentisti, non disperatevi perche' si sta estinguendo da solo il partito di Conte. Cosa finira' del Movimento non lo so. Una fine cosi' ingloriosa non ce la meritiamo, dai!", dice l'ex ministro delle Infrastrutture, ora a capo del Collegio dei probiviri M5s. Immediata la replica di Taverna, vicepresidente vicaria del Movimento: "Falsita'. Allora, Danilo, ti chiamo cosi' perche' per dieci anni abbiamo lavorato braccio a braccio e conosciamo entrambi il M5s: questa non era la lista di Conte, ma del M5s. E se oggi abbiamo il 4,5%, probabilmente, dipende anche da una guerra interna che sta facendo molto male al Movimento. Molto piu' di quella che invece insieme dovremmo fare contro il centrodestra, che era il nostro unico avversario in questa competizione in Liguria e in quelle che verranno a seguire. Ognuno rimanga il suo posto. E, a proposito, ci sono molti provvedimenti all'attenzione del Collegio dei probiviri che meriterebbero piu' attenzione", nota riconoscendo il risultato "che non ci ha soddisfatto" e la necessita' dell'assemblea costituente.
"Quando ascolto un rappresentante del M5s, oggi con una carica importantissima, perche' Danilo Toninelli presiede il Collegio dei probiviri, dire che queste sono le liste del presidente e che questo non e' il M5s, mi corre l'obbligo di ricordare che c'e' uno Statuto dove c'e' scritto in maniera chiara che le liste sono formate attraverso le auto-candidature degli iscritti del M5s. Cosi' e' andata per la Liguria e ci sono adesso quelle in corsa dell'Umbria e dell'Emilia-Romagna. Ma vi diro' di piu': le liste - annota Taverna - sono state votate dagli iscritti".