AGI - Si chiude la campagna elettorale in Liguria, dove domenica 27 e lunedì 28 ottobre si vota per l'elezione del nuovo presidente della Regione dopo le dimissioni di Giovanni Toti, travolto da un'inchiesta per corruzione. A contendersi lo scranno il sindaco di Genova, Marco Bucci, per il centrodestra e l'ex guardasigilli dem Andrea Orlando, sostenuto dal centrosinistra e da M5s. In campo per gli ultimi comizi tutti i leader dei principali partiti, compresa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che, all'auditorium dei magazzini del cotone, ha rivendicato i risultati del suo governo e definito "osceni" gli attacchi contro Bucci per le sue condizioni di salute. "Non facciamo passi indietro. Io ci ho messo la faccia: non ero nella situazione ideale per farlo, ma penso sia il mio dovere come cittadino ligure di fare il mio possibile per la mia regione. E chi ha certi incarichi, lo deve fare più degli altri", ha detto in proposito Bucci.
Sull'altro palco il leader pentastellato, Giuseppe Conte, replicando a un'affermazione del vicepremier, Matteo Salvini, ha detto che "il sistema Toti" è "marcio, malsano, da cancellare". "La sanità è la priorità di questa regione che ho visitato molte volte nelle ultime settimane. Sono stato a Ventimiglia dove ho incontrato cittadini che mi hanno detto che significa viaggiare su binari unici, la ridotta di un tempo. L’elenco è lunghissimo. Qui c'è stata una classe dirigente, quella uscente, che queste voci non le ha ascoltate, ha ascoltate le voci di amici imprenditori nel chiuso di qualche salotto privato, sugli yacht", ha aggiunto Conte.
"Se siamo qui lo dobbiamo anche alla gestione di Giovanni Toti. Non c'è niente da cancellare", aveva detto il capo della Lega, "provano a dividerci. Ciò che accade al singolo accade a tutti. Gioire per i problemi degli altri no, noi siamo diversi. Io mai nella vita penserei di sconfiggere un avversario politico con i tribunali, con i giudici e gli arresti. Non dobbiamo mai sfilacciarci, se non siamo ricattabili non governiamo la Liguria per i prossimi cinque anni ma per i prossimi trenta perché non siamo in vendita". Per il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, "la grande differenza è tra chi dice sì e chi dice no. Bucci è il sindaco del buon governo, ha ricostruito il ponte Morandi. Serve un sistema infrastrutturale che deve essere migliorato per la crescita della Liguria. La visione è quella del fare, di favorire lo sviluppo",
Schlein: si scrive Bucci ma si legge Toti
Dopo l'ex premier, è il turno della segretaria del Pd sul palco del Politeama. "Questo entusiasmo, questo calore mi dice che questa è la volta buona, con Andrea Orlando, per cambiare questa regione", ha detto Elly Schlein, "si scrive Bucci, ma si legge Toti: è la piena continuità con un sistema di potere che ci dobbiamo lasciare alle spalle. E Bucci la rivendica questa continuità, al punto che ha candidato l'assessore alla salute come capolista, come fosse andato tutto bene. Noi difenderemo la sanità dai vostri tagli". Siamo al disastro annunciato per la sanità", aveva invece detto Conte, "se leggiamo il rapporto Gimbe vediamo che le misure annunciate non hanno risorse sufficienti. Siamo di fronte a un definanziamento che farà sempre più male soprattutto alla sanità pubblica. Dobbiamo pagare i nostri medici altrimenti vanno all'estero".
"Dobbiamo reclutare personale, trovare case agli infermieri che verranno, per questo ci vuole una grande alleanza con i medici di base che devono diventare un punto di riferimento", ha invece sottolineato Orlando, "dobbiamo interrogarci su quel dieci per cento di persone che non si curano più. Ci sono persone che non si curano perché son sballottate da un Cup all'altro e quelle persone spesso alzano bandiera bianca. Non dobbiamo lasciare quelle persone sole davanti alla malattia". I rapporti tra Pd e M5s restano complessi ma Conte ha affermato di voler essere sullo stesso palco con Schlein "perché qui c'è un progetto per Liguria, un progetto serio a cui il Movimento ha contribuito, ovviamente chiedendo di mettere al centro obiettivi politici specifici, ovviamente in termini di sanità, soprattutto in termini di giustizia sociale grazie all'attenzione a fasce della popolazione fortemente impoveriti"
Meloni: tagli? Prendete la calcolatrice...
E proprio la sanità è il principale terreno di scontro con il presidente del Consiglio, che ha contestato i dati del centrosinistra: "Dal 2019 a oggi sul fondo sanitario siamo passati da 114,5 milioni a 136,5. Prendete la calcolatrice, fa 22 miliardi di differenza. Per ogni cittadino lo Stato spendeva 1919 euro in sanità, nel 2025 spenderà 2317 euro: lo Stato italiano nel 2025 spenderà quasi 400 euro a cittadino in più. Come si faccia a sostenere che questo significhi tagliare le risorse resta per me un assoluto mistero. Se hanno difficoltà in matematica li aiuteremo se hanno un po' di onestà intellettuale...".
"Noi abbiamo il tasso di occupazione oggi più alto da quando Garibaldi ha unificato l'Italia e abbiamo il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi diciassette anni, crescono i contratti stabili, diminuisce il precariato e crescono i lavoratori autonomi che è un altro elemento molto importante perché vuol dire che è sempre più gente è pronta a mettersi in gioco", ha proseguito la premier, che ha definito la manovra "di buon senso, non butta un euro nelle cose cretine, si concentra sulle priorità reali. Sostiene i redditi medio-bassi, i lavoratori, incentiva l'occupazione".
Cosa sapere sul voto
Domenica 27 e lunedì 28 ottobre 2024, circa 480.000 elettori saranno chiamati a votare a Genova per le Elezioni Regionali della Liguria. Le votazioni si svolgeranno nelle giornate di domenica 27 ottobre dalle 7 alle 23, e di lunedì 28 ottobre, dalle 7 alle 15. Sono stati nominati dal Comune di Genova 2.644 scrutatori. I 669 presidenti di seggio (di cui 16 delle sezioni speciali) sono nominati dalla Corte d'Appello di Genova. A fronte di 24 rinunce da parte dei presidenti di seggio, il Comune ne ha già sostituiti 20 e sono in fase di ultimazione anche le restanti sostituzioni. A fronte di 863 rinunce di scrutatori, invece, sono già state effettuate 831 sostituzioni e anche in questo caso gli Uffici stanno procedendo a completare le sostituzioni. Inoltre, per assicurare il buon funzionamento delle attrezzature informatiche, telefoniche, delle strutture e degli impianti sono impegnati dipendenti tecnici, informatici, amministrativi e operai delle varie direzioni comunali ai quali si aggiungono numerosi operatori di sportello per rilascio di duplicati di tessere elettorali, carte di identità, risposte a quesiti.
In totale, gli aventi diritto al voto sono 478.878, di cui 225.668 uomini e 253.210 donne. Gli elettori che, per età, voteranno per la prima volta sono 2.037, di cui 1.018 uomini e 1.019 donne. Gli elettori più giovani sono nati il 27 ottobre 2006 (10 donne e 9 uomini). Gli elettori che voteranno per la prima volta per acquisita cittadinanza italiana sono invece 1.130, di cui 489 uomini e 641 donne. Gli elettori ultracentenari sono 447, di cui 118 uomini e 329 donne. L'elettrice più anziana residente a Genova ha 111 anni (nata nel 1913); l'elettore più anziano residente a Genova ne ha106 ed è nato nel 1918. Voteranno poi 63.083 ultraottantenni, di cui 23.277 uomini e 39.806 donne.