AGI - Dopo settimane delicate, il governo Meloni può dire di aver portato a casa diversi risultati in pochi giorni: innanzitutto, il varo da parte del CdM della legge di Bilancio, che dovrà ora essere esaminata e approvata dal Parlamento; l’apertura dei centri per migranti in Albania, come da accordi stipulati con il premier Edi Rama lo scorso anno; e infine l’approvazione definitiva della legge con cui la gestazione per altri (la pratica del cosiddetto “utero in affitto”) è diventata reato universale nell’ordinamento italiano. Anche se su ciascuno di questi punti è verosimile vi siano opinioni anche molto discordanti tra gli italiani – oltre che tra le diverse forze politiche, come è naturale – è indubbio che ci troviamo in una fase in cui la maggioranza di centrodestra sta dando segnali di forte vitalità o quantomeno di un forte attivismo.
Forse anche grazie a questo tipo di segnali, la congiuntura fotografata dalla nostra Supermedia dei sondaggi si conferma molto favorevole alle forze di governo. A oggi, infatti, Fratelli d’Italia si conferma in ottima salute, non lontano dal 30% (29,6%), mentre il centrodestra nel suo complesso si mantiene sopra il 48% (uno dei valori più alti da inizio legislatura). Per contro, le forze di opposizione sembrano in difficoltà: il Partito Democratico anche questa settimana si ferma un po’ al di sotto del 23%, la coalizione di centrosinistra formato 2022 (quindi includendo anche AVS e Più Europa) fa segnare il suo valore minimo dalle Europee dello scorso giugno (31%) e le forze dell’ex Terzo Polo perdono anch’esse terreno, con Azione nuovamente sotto il 3% per la terza volta in un mese.
L’unica eccezione a questa tendenza negativa tra le forze di opposizione è quella del Movimento 5 Stelle, che fa un piccolo balzo in avanti (+0,6%) salendo all’11,5% – comunque un valore praticamente pari alla metà del PD. Nel complesso, a quasi due anni dall’insediamento del Governo Meloni, i partiti di maggioranza sono cresciuti esattamente di quattro punti, e da sole valgono più di tutti i partiti di opposizione messi insieme (partiti di opposizione che, nello stesso periodo, di punti ne hanno invece persi esattamente due).
Certo, dai sondaggi emergono anche altri elementi meno positivi: la fiducia verso l’esecutivo è in calo, sia pure lieve, secondo molti istituti; i giudizi sull’operato del Governo in merito a molte importanti materie (come la sanità, la sicurezza o la giustizia) sono negativi, secondo un recente sondaggio Ipsos. Ma, nel complesso, lo stato di salute positivo del centrodestra – perlomeno sul piano del consenso ai partiti – si riflette anche sulle aspettative degli elettori per ciò che riguarda la durata del Governo Meloni. Secondo un sondaggio SWG, la quota di italiani che prefigurano per l’esecutivo una durata che arrivi a fine legislatura è pari al 40%, contro il 25% registrato al momento dell’insediamento; per contro, si è dimezzata (dal 26 al 13 per cento) la quota di italiani convinti che il Governo avrà vita breve.
#Centrodestra - Le prospettive di durata del Governo hanno superato le aspettative di inizio legislatura. Per 3 italiani su 4 è destinato a durare#Maggioranza #Governo pic.twitter.com/4aEBh7XESE
— SWG (@swg_research) October 15, 2024
Con la presentazione ufficiale della legge di bilancio, che peraltro traccia un percorso di finanza pubblica pluriennale, molte voci su eventuali provvedimenti che erano circolate per settimane sulla stampa si sono rivelate – come spesso avviene – prive di fondamento. Una di queste è ad esempio la famosa “tassa sugli extraprofitti” che avrebbe dovuto colpire le banche e altre grandi imprese. Una misura che, a giudicare dalle rilevazioni di diversi istituti di sondaggio (EMG, Noto, Eumetra), avrebbe riscosso il favore di una vasta maggioranza – quasi l’80% – degli italiani. La misura poi inserita nel disegno di legge e che riguarda le banche è in effetti qualcosa di molto meno “drastico” e punitivo, ma è possibile che riceva comunque un’accoglienza positiva da parte dei cittadini. Meno semplice e potenzialmente molto più divisiva è la questione sulla legge che rende la gestazione per altri (GPA) reato universale, cioè punibile in Italia anche se è stato commesso in un altro paese dove tale pratica è legale. Questo tema era stato ampiamente analizzato dagli istituti di sondaggio lo scorso anno, quando la proposta era all’inizio del suo iter legislativo.
Il 40% degli italiani è favorevole alla #maternitàsurrogata per tutte le coppie, il 15% lo è solo per le coppie eterosessuali sterili e il 27% è contrario. Quest'ultimo dato sale al 46% tra chi vota FdI.
— Youtrend (@you_trend) March 27, 2023
Fonte: #sondaggio Quorum/YouTrend per @SkyTG24 pic.twitter.com/mzIWsu71LT
Tra gli altri, un sondaggio Quorum/Youtrend per SkyTG24 aveva evidenziato come gli italiani ostili alla GPA fossero in realtà una minoranza – per quanto non irrilevante – degli elettori (il 27%, a cui si potrebbe aggiungere il 15% favorevole solo per le coppie eterosessuali sterili). Tale quota, però, cresceva sensibilmente tra gli elettori di centrodestra, raggiungendo il suo picco proprio tra quelli di Fratelli d’Italia: tra chi voterebbe il partito di Giorgia Meloni, infatti, i contrari “tout court” alla GPA erano il 46%, e raggiungevano il 70% includendo anche quelli contrari all’utilizzo di questa pratica solo per le coppie omosessuali. In ultima analisi, si può affermare che questa iniziativa legislativa sia di tipo identitario, e risponda a una necessità di consolidare il consenso soprattutto nel proprio elettorato di riferimento, rimasto invero “a bocca asciutta” – secondo molti osservatori – per quanto riguarda i contenuti della legge di Bilancio.