AGI - La nomina alla presidenza di Ales di Fabio Tagliaferri scatena un duro confronto nell'Aula del Senato tra il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, Matteo Renzi e il presidente La Russa. Il segretario di Italia viva giudica il curriculum del manager alla guida della società "impresentabile e ridicolo, senza alcuna esperienza manageriale" e chiede al titolare del dicastero del Collegio Romano se sia stata fatta in nome "dell'amichettismo". Non solo. Renzi usa l'ironia per 'punzecchiare' il ministro sul suo eloquio e Giuli, che oggi risponde per la prima volta a un question time, non si lascia sfuggire l'occasione e lancia a sua volta un affondo: "Prometto che farò del mio meglio per adeguarlo alle capacita' cognitive del senatore Renzi". Poi passa alla risposta 'istituzionale' e afferma che le capacità manageriali di Tagliaferri sono indiscusse e che anche le assunzioni fatte durante i mesi della sua presidenza "non hanno suscitato reclami o impugnative". "Ho l'impressione - aggiunge - che la polemica incentrata su Ales abbia più la natura di un noioso gossip piuttosto che i presupposti di una sana dialettica di visione".
Giuli conclude il suo intervento con una seconda stoccata all'ex premier: "Confermo la mia stima professionale nei confronti di Antonella Manzione, già capo dei vigili urbani di Firenze, scelta nel 2015 alla guida degli uffici legislativi della Presidenza del Consiglio da Renzi, che a suo tempo mi lusingai di difendere in pubblico dall'inaccettabile accusa di aver trasformato Palazzo Chigi in un comitato d'affari paesano". E qui in scena torna Renzi: "È la prima volta che risponde a un question time e mi dispiace averla vista tremare, non avevo intenti malevoli", dice l'ex premier al ministro, provocando la reazione del presidente La Russa che lo interrompe: "Io non l'ho vista questa cosa. La pregherei di essere corretto".
Dura la controreplica dell'ex premier: "Lei è lì in alto. Presidente, faccia l'arbitro, non il supporter. Si limiti a tifare Inter. Fratelli d'Italia la tifa in un'altra sede. Stia al suo posto". La Russa controbatte dicendo "senatore non trasformi il question time in un'occasione di polemica", e invitando Renzi a proseguire il suo intervento. E Renzi prosegue. "Non ha risposto alle domande. Del gossip non interessa nulla. Mi interessa sapere chi è stato assunto e come, chi ha preso i soldi e come; sono i soldi del pubblico. Se entro una settimana rispondete, bene. Altrimenti procediamo nelle sedi istituzionali altre. Avete messo uno che non ha un curriculum adatto per stare lì e avete messo in campo una polemica contro Manzione, che aveva tutti i titoli per stare lì", conclude prima di invitare Giuli "a scoprire la gentilezza e l'umiltà nel posizionarsi difronte al Parlamento". "Gentilezza e umiltà - afferma infine La Russa smorzando la polemica - che devono essere di tutti".