AGI - Trentaseiesimo raduno della Lega. Sul pratone di Pontida è di scena Viktor Orban accolto da applausi e cori al suo arrivo.
"Festeggiamo in Ungheria Salvini come un eroe perchè ha chiuso i confini e difeso le case degli italiani - ha detto il premier ungherese -. Anzi, ha difeso l'Europa e meriterebbe una onorificenza e non procedimenti penali. Il processo Open Arms è una vergogna, è una vergogna della sinistra e di tutta l'Europa. Matteo Salvini è un patriota europeo. Mi sento bene qui con voi, è come se fossi a casa mia".
Prima di Orban a prendersi la scena è stato l'eurodeputato Roberto Vannacci, accolto da una piccola folla di militanti, che volevano salutarlo o scattarsi un selfie con lui. "Dicono che Vannacci voglia usare la Lega come un pullmino - ha detto il generale parlando di sè in terza persona -. No, sono ancora qua, io credo nella parola data e nell'onore, ancora ci credo. Andremo avanti tutti insieme e non ci fermeranno. Hanno paura perchè il vento soffia in tutta Europa, in Germania, Francia, Austria e Repubblica Ceca, e sta scendendo verso sud. Siamo qua tutti insieme e non molleremo di un millimetro".
Sull'ipotesi di un eventuale tesseramento nella Lega, Vannacci non ha voluto dire nulla. "Ho già firmato la raccolta firme per Salvini" per sostenerlo nel caso Open Arms, si è limitato a rispondere. E quando un militante lo ha esortato a non "fare un altro partito", la replica del generale è stata netta: ""Ma lei dà retta a questi signori?", indicando i giornalisti sul posto. E, poi, sempre rivolgendosi ai cronisti, Vannacci ha detto ironicamente: "Non avete paura di essere qui, tra tutti questi pericolosi estremisti?"
Concetto ribadito poco dopo nel suo intervento: "Dobbiamo stare tutti attenti, secondo qualcuno voi siete gli estremisti, persone pericolose, che tirano fuori esecrabili idee di tanti anni fa. Invece no, siamo qua perchè rispettiamo il voto popolare. Siamo qua per il nuovo corso della Lega, che completa, che riunisce tutti quanti, che si basa su principi di sovranità, di ricchezza, di tradizioni e di onore".
Sul tema della cittadinanza, Vannacci ha spiegato di non essere d'accordo con la proposta fatta da Tajani: "L'ho valutata molto attentamente e non sono d'accordo, perchè la cittadinanza non si vende, non si regala, non si svende, non si mette su un banchetto del mercato. La cittadinanza, eventualmente, la si guadagna. E siccome non c'è neanche la reciprocità livello internazionale, con tutte queste nazioni che vorrebbero la cittadinanza italiana, oltre a essere la doppia cittadinanza, perchè tutti gli stranieri che nascono in Italia hanno la cittadinanza dello ius sanguinis, quindi, non hanno bisogno di un'altra cittadinanza. Per quale motivo dovrei dare la doppia cittadinanza? Cos'è che spinge? Oltretutto a questi signori sono garantiti tutti i diritti tranne uno. Per quale motivo si vuole dare la cittadinanza a queste persone? Le uniche nazioni che hanno lo ius soli sono quelle che hanno basato la loro esistenza sull'immigrazione ovvero Stati Uniti, Canada, Brasile e l'Argentina", ha evidenziato Vannacci.