I Dem 'archiviano' Conte: "Meglio pensare alle Regionali e a battere Meloni" 
I Dem 'archiviano' Conte: "Meglio pensare alle Regionali e a battere Meloni" 
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Nella regione già governata da Giovanni Toti, però, la situazione era molto diversa da quella dell'Umbria e dell'Emilia-Romagna, come facevano notare ieri, a pochi minuti dal 'de prufundis' al campo largo di Conte, anche esponenti di spicco di Alleanza Verdi e Sinistra. Nel primo caso, infatti, Italia Viva governava a Genova con Marco Bucci, oggi candidato del centrodestra nella regione. Portare Renzi dentro il centrosinistra, dunque, sarebbe apparso come qualcosa di molto vicino al trasformismo.

Per questo, Nicola Fratoianni, ha salutato il passo indietro di Italia Viva in Liguria come un passaggio che avrebbe "rafforzato l'alleanza". In Emilia-Romagna, al contrario, i renziani hanno sostenuto Bonaccini nella passata legislatura e sostengono Michele De Pascale nella corsa alla presidenza della Regione. "In Emilia Romagna Iv è stata al governo con noi negli ultimi cinque anni. Qualcuno ha visto un problema politico? No. I Cinque Stelle, viceversa, erano all'opposizione, per scelta loro", sottolinea Bonaccini.

E così Michele De Pascale, candidato del centrosinistra allargato: "Per una larga coalizione di governo serve fiducia reciproca e un progetto condiviso ed è evidente che questo oggi purtroppo a livello nazionale non c'è. In Emilia-Romagna invece, non solo esiste, ma si è anche allargato a oltre 60 liste civiche sulla base di un progetto concreto e ambizioso". Per questa ragione, nei conciliaboli dem in Transatlantico, c'è chi rigira la questione sollevata da Conte: se il leader del M5s non vuole affiancare il M5s ai renziani, dovrebbe porsi la questione delle Giunte e dei consigli regionali in cui i suoi siedono assieme a esponenti di Italia Viva.

Nonostante i malumori, i vertici Pd sono determinati a mettere in campo tutto il possibile per vincere nelle tre regioni, anche se un 2 a 1 per il centrosinistra vorrebbe già dire aver ribaltato la situazione, che vede il centrodestra governare in Umbria e in Liguria (prima dell'inchiesta che ha portato agli arresti e poi al patteggiamento di Giovanni Toti). Lo 'schema' che il Pd potrebbe mettere in campo è quello visto di recente. E' ancora fresca, fra i dem, la memoria della campagna di Schlein alle ultime europee e amministrative che ha portato il partito al 24%. Una campagna dal ritmo serrato, con appuntamenti elettorali nelle grandi città e, soprattutto, nelle aree interne, quelle che presentano le percentuali di astensionismo maggiori.

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