AGI - Carlo Calenda è sempre più solo. Dopo l'annuncio fatto da Enrico Costa e oggi da Mariastella Gelmini, anche Giusy Versace lascia Azione.
"Due anni fa ho aderito ad Azione con entusiasmo per la costruzione di un centro più forte, moderato e liberale. Alle politiche ci siamo presentati con il progetto del Terzo Polo per costruire uno spazio centrista, indipendente e autonomo, ma nonostante il buon risultato raggiunto, il progetto ha iniziato a vacillare dopo soli sei mesi, lasciando ferite aperte e molti dei nostri elettori delusi. - spiega la senatrice in una nota - È stata dura motivare le persone e i territori, però ho comunque ritenuto doveroso continuare a lavorare per aggregare e fare squadra. In questo ultimo anno ho accettato, mio malgrado, anche scelte da me non pienamente condivise che hanno portato il partito sempre più rapidamente verso il centrosinistra. Già prima dell'estate avevo manifestato a Carlo Calenda il mio disagio, nonché il mio disappunto rispetto all'ipotesi di aderire a un campo largo anche in Liguria. Nell'incontro avvenuto con lui oggi a Roma ho approfondito tutte queste ragioni, confermandogli la stima e l'affetto che nutro nei suoi confronti e la gratitudine per la fiducia riposta in me. Al contempo, però, devo prendere atto che le scelte politiche, benché legittime, portano il partito in una direzione che non è quella che auspicavo. Il campo largo non può essere la mia casa; mi trovo quindi costretta, con grande dispiacere, a lasciare Azione e voglio ringraziare tutti coloro che in questi due anni hanno positivamente collaborato insieme a me".
Al comune di Roma, è Francesco Filippo Carpano a lasciare il partito per entrare in Forza Italia.
"Prendiamo atto con rammarico della decisione di Mariastella Gelmini, Giusy Versace e Mara Carfagna di lasciare un partito che le ha accolte e valorizzate in un momento particolarmente critico del loro percorso politico". Si legge in un comunicato di Azione. "Rispettiamo le scelte personali ma riteniamo grave e incoerente passare dall'opposizione alla maggioranza a meta' legislatura contravvenendo cosi' al mandato degli elettori. Una pratica che contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica. Azione rimarrà invece dove i cittadini l'hanno messa: al centro e all'opposizione del Governo e continuerà a lavorare per costruire un'alternativa a un bipolarismo fallimentare", spiega infine il partito nella nota.