AGI - "La domanda degli interroganti mi offre l'occasione per sottolineare l'attenzione che il ministero rivolge alla questione. Non mi sento affatto offeso dalle scelte dall'ex ministro Sangiuliano ma è proprio tale rispetto che mi induce a dirvi che io per primo venerdì scorso, a poche ore dal mio insediamento, mi sono posto alcuni degli interrogativi che mi avete rivolto, traendone ovviamente conclusioni differenti dalle vostre. La commissione di cui parliamo è oggetto in queste ore di una mia attenta verifica e revisione". Lo dice durante il question time alla Camera il neo ministro della Cultura Alessandro Giuli rispondendo alla domanda se intenda confermare le "18 nomine fatte dal suo predecessore dei collaboratori che comporranno la commissione che deciderà quali film potranno essere finanziati con contributi pubblici, nei fatti un organo cruciale che gestirà circa 50 milioni di euro destinati a progetti cinematografici".
"Intanto la nomina è di 15 e non 18 membri della commissione di esperti - precisa il ministro - inoltre occorre evidenziale come l'individuazione di 15 esperti sia stata naturalmente ispirata dalla ricerca di una variegata e comprovata qualificazione professionale nel settore. Un nome per tutti: Paolo Mereghetti, autore del più celebre e diffuso dizionario di film in lingua italiana, tutt'altro che identificabile come cliente del ministro Sangiuliano. Gli interroganti non hanno invece rilevato il mancato rispetto dell'equilibrio di genere, questo si' reale - prosegue - a tal riguardo è mio intendimento intervenire su tale profilo, trattandosi tra l'altro di un criterio espressamente previsto per la composizione della commissione di esperti. Ricordo infine che il decreto non ha ancora perfezionato il suo iter ed è quindi suscettibile di integrazione e verrà senz'altro modificato e arricchito secondo i canoni di autorevolezza, professionale e scientifica, che ne hanno ispirato l'origine", conclude.
A poche ore dalla prima uscita pubblica del ministro Giuli, arriva la rinuncia del giornalista di Libero, Francesco Specchia: "Constatata la mole di lavoro che prevede l’attività di commissione di cui ho avuto contezza solo ora che sarebbe in contrasto con le mie quotidiane mansioni di inviato, e per lasciare il posto al necessario riequilibrio di genere evocato giustamente dal nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli, rimetto la proposta di incarico di questa commissione. Ringrazio della fiducia l'ex ministro Sangiuliano e auguro in bocca al lupo al nuovo ministro Giuli a cui mi lega profonda stima".