AGI - "Ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da ministro della Cultura". Gennaro Sangiuliano con una lettera inviata a Giorgia Meloni (l'incipit "caro Presidente, cara Giorgia") chiude così la vicenda che da giorni lo vede al centro delle polemiche per i rapporti con l'imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia.
Le voci del passo indietro circolavano, in ambienti politici, già in mattinata. Voci sempre più insistenti dopo la decisione di Meloni di videocollegarsi alla sessione inaugurale del G7 Parlamenti senza dunque andare in presenza a Verona - come inizialmente da programma - ma restando a Palazzo Chigi. Dove, nel pomeriggio si attendeva l'ormai ex ministro per la comunicazione ufficiale.
Invece, cronisti e fotografi appostati da ore in piazza Colonna sono stati presi 'in contropiede'. Giorgia Meloni, infatti, poco prima delle 17 lascia la sede del governo, per poi rientrare intorno alle 18. Il 'dossier' ha preso velocità: la premier è salita al Colle per essere ricevuta da Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica ha quindi firmato il decreto con il quale - su proposta della premier - vengono accettate le dimissioni nominando (con lo stesso decreto e sempre su proposta di Meloni) Alessandro Giuli come nuovo ministro della Cultura.
L'ultima giornata di Sangiuliano al palazzo del Collegio Romano si dipana tra indiscrezioni, accuse, veleni ma anche attestati di stima. Oltre alle immancabili corse dei fotografi appostati vicino alla sede del ministero. E con uno sguardo - di politici e giornalisti - sui social di Boccia in attesa di altre rivelazioni.
Accanto al primo caffè della giornata in molti leggono l'intervista su "La Stampa" di Maria Rosaria Boccia con tanto di rinnovate accuse ("Sangiuliano è sotto ricatto, sessismo contro di me"). Ancor prima dell'aperitivo il caso si chiude con le dimissioni del ministro. Il 'fischio finale" arriva con la lettera, appunto, delle dimissioni irrevocabili, il comunicato della Presidenza della Repubblica e la dichiarazione della premier ("ringrazio Sangiuliano una persona capace e un uomo onesto").
Nel mezzo, la possibile 'grana' della Corte dei Conti che "sta facendo valutazioni sul caso". La replica di Sangiuliano: "bene chiarirò tutto". E anche l'intervento del suo avvocato Silverio Sica: "Non deve temere nulla", dice anticipando che sarà presentata una denuncia contro l'imprenditrice campana. Prima di chiudersi negli uffici del Collegio Romano, in mattinata Sangiuliano aveva fatto un sopralluogo all'Arco di Costantino danneggiato da un fulmine martedì scorso.
In serata rimangono i cronisti a presidiare la sede del ministero in attesa di nuove immagini o possibili dichiarazioni. Le ultime sequenze di una giornata ricca di colpi di scena arrivano dal Quirinale, con il giuramento di Alessandro Giuli, come nuovo ministro della Cultura.