AGI - Giorgia Meloni ha respinto le dimissioni che Gennaro Sangiuliano le aveva presentato: lo ha anticipato il Tg1 delle 20 nel lancio dell'intervista integrale dello stesso ministro della Cultura sul caso Boccia. "Mi pesa raccontarlo perché attiene a una sfera intima, c'è stato un rapporto personale. Ma io non sono ricattabile. Io ho dimostrato che non ho mai speso soldi pubblici", le parole del ministro della Cultura.
Sangiuliano sottolinea che "mai speso un euro del ministero" per Maria Rosaria Boccia, mostrando biglietti di treno. "I suoi viaggi li ho pagati da me con la mia carta di credito personale", aggiunge. "Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l'incarico".
Sangiuliano: con Boccia da amicizia a rapporto sentimentale
"L'ho conosciuta all'inizio campagna elettorale per le europee in una manifestazione FdI a Napoli, mi è stata presentata da amici comuni", ha dichiarato Sangiuliano raccontando del suo rapporto con Maria Rosaria Boccia. "È nata un amicizia personale e io ho riscontrato capacità organizzativa e ho pensato di nominarla a titolo gratuito consulente. Poi è diventata una relazione affettiva e sentimentale di tipo personale mi sono consigliato con amici, legali e il capo di gabinetto e mi hanno fatto notare che pur non in presenza di una giurisprudenza marcata poteva rappresentare un conflitto di interessi potenziale e ho mandato una mail al capo di gabinetto per interrompere l'iter della nomina". "Non sono disponibile a lasciare la moglie", "è la persona più importante della mia vita", ha sottolineato il ministro durante l'intervista.
Boccia: "Ricatti? Da chi occupa i Palazzi del potere"
"Durante questa vicenda, ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni. Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo". Maria Rosaria Boccia torna a fare sentire la sua voce all'indomani dell'intervista a Sangiuliano. "In questo contesto, il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni - aggiunge l'imprenditrice - per poi respingerle, all'interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale". Il post sul social media è accompagnato da una foto che ritrae Boccia sorridente sulla soglia di uno degli ingressi di Montecitorio riservati agli ospiti esterni, come nel caso di conferenze stampa.
Sangiuliano: pronto a dimettermi ma Meloni mi ha detto 'vai avanti'
Al premier Giorgia Meloni, che ha incontrato ieri, ha detto che di essere pronto a dimettersi, ma le sue dimissioni sono state respinte, ha detto Sangiuliano durante l'intervista. "Sono pronto a dimettermi subito dopo che Meloni me lo chiede - ha raccontato - ma ho rassicurato Meloni con prove documentali che si tratta di una vicenda di gossip, che mi rendo conto essere fastidiosa. Ma mai un euro dei cittadini italiani è stato speso e nessun documento riservato è mai circolato. La presidente del Consiglio mi ha detto di andare avanti e di chiarire subito il punto di verità. Mi ha detto 'sii sempre sincero e dì sempre la verità'".
Sangiuliano si commuove e si scusa con la moglie e con Meloni
Alla fine l'emozione prende il sopravvento e la voce si incrina. Sangiuliano cede all'emozione davanti alle telecamere. Quindici minuti, nello studio al Collegio Romano, anticipati da un lancio nel corso del Tg1 e poi in onda al termine dell'edizione dell'ammiraglia dell'informazione Rai. Verso la fine, Chiocci domanda all'ex direttore del Tg2 a chiederebbe scusa per l'affaire che lo ha portato a scalare le cronache e la risposta è "la prima persona a cui devo chiedere scusa, e che poi è una persona eccezionale, è mia moglie". Dopo alcuni secondi di silenzio, il capo chino, il ministro della Cultura aggiunge: "Poi chiedo scusa a Giorgia Meloni, che mi ha dato fiducia per l'imbarazzo che ho creato a lei e, evidentemente, al governo. Chiedo scusa anche ai miei collaboratori - aggiunge - che impropriamente, pur non avendo fatto niente, si trovano investiti da questa vicenda".
Boccia sui social: "Iniziamo a dire bugie"
"Iniziamo a dire bugie". Lo scrive su Instragram, quasi in contemporanea con le anticipazioni del Tg1 dell'intervista al ministro, Maria Rosaria Boccia. La frase è riferita a una pronunciata dal ministro "non sono ricattabile", riportata nel post ma seguita da puntini sospensivi. Il post precedente di Boccia è la foto di una scatola di popcorn e la scritta: "Tutto arriva per chi sa aspettare".