AGI - Guanto di sfida di Giuseppe Conte nei confronti del garante del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo. Se è quest'ultimo a iniziare la 'guerra' sulla costituente di ottobre - con il risultato di una grande freddezza di tutti, apprende l'AGI - l'ex presidente del Consiglio e del Movimento, non fa una piega, ma rilancia, forte della consapevolezza che il Movimento, è decisamente con lui, viene riferito.
Grillo chiede di non transigere su nome, simbolo e - annosa quaestio - tetto del secondo mandato per gli eletti. Conte, senza mai citarlo gli spiega, che il rinnovamento del M5s è ineluttabile e serve a garantire i principi per cui i pentastellati si sono da sempre battuti. "Oggi e una giornata importante per il Movimento 5 Stelle. Inizia una sfida che dobbiamo affrontare con coraggio, inizia il processo costituente. Tutti voi iscritti, simpatizzanti siete invitati a formulare proposte, a suggerire obiettivi strategici ai quali il Movimento 5 Stelle deve dedicarsi negli anni a venire" dice Conte.
"Una volta raccolte le vostre proposte, poi verrete invitati a definire un ordine di priorità, per individuare quelle ritenute più strategiche, più importanti. Dopodiché inizierà la fase due, la fase del vero e proprio confronto deliberativo. Trecento iscritti selezionati casualmente verranno invitati in più giornate a confrontarsi, a discutere per trovare delle soluzioni con la logica del problem solving. Ma ci saranno anche in aggiunta tavoli riservati ai simpatizzanti non iscritti, che potranno anche loro esprimere commenti e addirittura tavoli riservati ai giovani minorenni dai 14 ai 17 anni. Sì, perché vogliamo sentire anche la loro voce", annuncia.
"Dopo questo confronto deliberativo avremo un documento che sintetizzerà le varie proposte risolutive e sarà questo documento che sarà portato quindi nell'assemblea finale di fine ottobre, la vera e propria Assemblea costituente", prosegue Conte.
"Verranno illustrate le singole soluzioni, verranno votate dagli scritti. È un grande processo di fondativo, che serve a riossigenarci, serve a rilanciare la nostra proposta politica. Dobbiamo alimentare dal basso la nostra azione, anche per contrastare la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, il disimpegno crescente e quell'astensionismo che ovviamente rischia di favorire i soliti apparati di potere. Dobbiamo realizzare questo processo. È la prima volta che un partito, una forza politica in Italia e in Europa realizza questo esperimento di democrazia partecipativa e deliberativa. E guardate in questo processo non ci sono gerarchie; io stesso mi metto da parte, insieme ci mettiamo da parte con l'attuale gruppo dirigente", nota.
"Lasciamo che siate voi iscritti, simpatizzanti a indicarci le soluzioni; voi a votarle. È per questo che potremmo discutere di tutto, potremmo rifondarci integralmente. Sì, anche il simbolo, anche la denominazione, anche le regole organizzative consolidate potranno essere discusse. Anche perché non possiamo ammettere che quando a pronunciarsi sia la comunità degli iscritti, si debba decidere la parte di alcuni arbitrariamente e preventivamente di cosa si può discutere, su cosa si può deliberare. In passato non è stato così, in passato il simbolo è stato cambiato più volte, è stata cambiata anche la regola del doppio mandato: ricordate la regola del mandato zero? Bene non possiamo ammettere che quando queste decisioni sono prese da due, tre, quattro, cinque persone va tutto bene, quando invece è la comunità degli scritti, nell'ambito di un processo costituente così coinvolgente e così coraggioso e rivoluzionario, questo non va bene. Allora, affrontiamo questo processo con animo sereno, coraggioso. Affrontiamolo liberando tutte le nostre energie. Dobbiamo rilanciare la nostra originale carica rivoluzionaria, innovativa: il sistema politico ha sempre più bisogno del Movimento 5 Stelle", conclude.