AGI - "Recenti vicende di alcune democrazie occidentali dimostrano quanto possano essere gravi le conseguenze di una erosione dei pilastri dello Stato di diritto qualora vengano sottratti spazi di indipendenza ovvero siano influenzate politicamente le nomine e le carriere dei magistrati". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell'incontro con una delegazione della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (Encj). "Esiste un dovere collettivo per la magistratura europea di dichiarare in modo chiaro la propria opposizione a qualsiasi atto che possa compromettere l'indipendenza della magistratura - ha sottolineato il capo dello Stato -: si tratta del fondamentale, irrinunciabile principio della soggezione del potere, di ogni potere, alla legge".
"Senza" l'indipendenza della magistratura "lo Stato di diritto ne sarebbe gravemente incrinato", ha ammonito to il presidente della Repubblica. "Va quindi salvaguardata l'indipendenza della magistratura che costituisce prerogativa di ogni singolo giudice e insieme il diritto di ciascun cittadino", ha sottolineato il capo dello Stato. "L'indipendenza della magistratura è elemento costitutivo dello stato democratico", ha premesso Mattarella. "Come afferma la Corte di giustizia europea il requisito dell'indipendenza dei giudici essenziale per il diritto fondamentale a un equo processo, alla magistratura compete la tutela dei diritti, senza di questa l'uguaglianza e la dignità ne sono incrinate", ha sosttolineato.