AGI - "Nessuna polemica della Lega con il presidente Mattarella, che ha il mio rispetto, e il rispetto della Lega, e che è garante della nostra Costituzione che ripudia la guerra. Lo stesso rispetto non hanno in Europa alcuni altri presidenti, come Macron, che rischiano di portare l'Europa verso la terza guerra mondiale". Il segretario leghista, Matteo Salvini, ai microfoni di Agorà, prova a calmare le acque dopo le dure reazioni, anche dall'interno della maggioranza, al tweet del compagno di partito, il senatore Claudio Borghi, che aveva invocato le dimissioni del capo dello Stato, accusandolo di aver ceduto alla sovranità europea.
"Io rispetto il presidente Mattarella, ma non rispetto altri. Macron per me è un irresponsabile, è pericoloso", ha poi insistito il vicepremier intervenendo al programma 'Parla come mangi', "quando qualcuno dice che (le armi) devono essere usate per bombardare, attaccare e uccidere in Russia, è un pazzo, va fermato, va isolato perché questi ci portano dritti verso la terza guerra mondiale".
"E su questo la Lega non cambierà mai idea", ha sottolineato il segretario leghista. "Io do la mia parola d'onore che l'Italia non manderà soldati a morire ne' missili a uccidere in Russia" o "fuori dai confini dell'Ucraina".
"Meloni non mi ha chiamato dopo il tweet di Borghi"
Salvini ha poi smentito di essere stato chiamato da Giorgia Meloni dopo il tweet di Borghi. "Assolutamente no. Metto a disposizione il mio telefonino. Con Giorgia ci sentiamo spesso, non per parlare di polemiche ma per costruire", ha aggiunto.
Ad Agorà è intervenuta anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha definito "molto grave" l'attacco del senatore leghista. "Non si era mai visto un attacco così frontale nel giorno della Festa della Repubblica, e mentre oggi Salvini cerca di arrampicarsi sugli specchi, ieri ha rincarato la dose", ha affermato. "Trovo che sia stato molto grave e trovo che sia molto grave che siano passate tutte queste ore senza una presa di posizione della presidente del Consiglio Meloni davanti a un attacco frontale al Quirinale da una parte della sua maggioranza", ha concluso Schlein.