AGI - Un cavaliere dopo 'il' Cavaliere. Sergio Mattarella conferisce a Marina Berlusconi l'onorificenza di 'cavaliere del lavoro', che va ogni anno agli imprenditori e alle imprenditrici che abbiano contribuito in modo significativo con la loro attività alla promozione dell'economia nazionale e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese.
Presidente della Fininvest e di Edilnord, il padre Silvio aveva avuto la nomina nel 1977, dopo la costruzione di 'Milano 2', dall'allora presidente Giovanni Leone. Nomina che è diventata negli anni l'appellativo con cui veniva riconosciuto, abbreviato in 'Cav', anche quando, con grande rammarico, fu costretto ad autosospendersi dalla Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro dopo la condanna in Cassazione per frode fiscale dell'agosto del 2013. In realtà, la pratica della revoca del titolo non fu mai avviata e, malgrado l'autosospensione, Berlusconi è sempre rimasto cavaliere.
Ora l'onorificenza va alla primogenita, presidente di Fininvest e di Mondadori, società che negli ultimi anni hanno registrato buoni dati, in particolar modo la casa editrice, che ha segnato ricavi e margini in crescita anche nel primo trimestre del 2024. Il decreto di nomina di Mattarella ha la data del 31 maggio, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.
"Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al capo dello Stato e al consiglio dell'ordine al merito del lavoro per avermi onorata con questo prestigioso riconoscimento. Lo dedico a Silvio Berlusconi, mio padre, che è stato e sempre sarà 'il Cavaliere'", commenta Marina. "Ha creduto in me - continua, parlando del padre - mi ha sostenuto e mi ha dato la possibilità di fare il mestiere che ritengo il più bello del mondo, quello dell'editore. Da oltre vent'anni ho l'onore di presiedere un grande gruppo come Mondadori, vero e proprio patrimonio del nostro Paese, che ha fatto della libertà e del pluralismo la sua ragion d'essere. Voglio quindi condividere questo riconoscimento con ciascuna delle persone che lavorano in Mondadori, e, più in generale, con le persone di Mediaset e di tutto il gruppo Fininvest. La mia nomina di oggi è allo stesso tempo un premio al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione". E mentre le società si preparano a ricordare il fondatore, nel primo anniversario dalla morte, il 12 giugno, con un documentario e un maxi evento aziendale, il partito di stringe attorno alla primogenita in occasione dell'importante riconoscimento.
"È una bellissima notizia, è una grande imprenditrice che ha meritato il riconoscimento da parte del presidente della Repubblica. Sono molto lieto, le faccio i miei migliori auguri", commenta Antonio Tajani.
"Evidentemente sta seguendo le orme del padre sul fronte imprenditoriale, quindi è una notizia che mi riempie di gioia perché è una cara amica, una persona che io stimo moltissimo e la nomina a Cavaliere è una nomina assolutamente meritata", insiste il segretario nazionale di Forza Italia. "Una grande tradizione che si rinnova oggi e che ci rende particolarmente fieri", afferma il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli, "così come siamo certi lo sarebbe suo padre Silvio Berlusconi".
"L'opera di Marina Berlusconi in un campo di grande importanza per la cultura e l'identità italiana è nota a tutti - aggiunge il collega al Senato, Maurizio Gasparri - ed è una gioia vedere riconosciuta questa autentica eccellenza italiana". D'altronde, oltre al rapporto personale, la famiglia Berlusconi continua ad alimentare le casse del partito, la creatura cui Silvio più si dedicò, come la stessa Marina ha avuto modo di ricordare più volte. Stando ai documenti contabili del partito, i cinque figli di Berlusconi - oltre Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi - hanno donato 100mila euro a testa a FI, in vista della campagna per le Europee. La stessa cifra è stata versata anche da Maurizio Vanadia, marito di Marina, e sempre 100mila euro sono stati dati dal fratello del Cavaliere, Paolo Berlusconi. A queste somme si aggiungono le quote versate in cinque rate da Marta Fascina, deputata azzurra e ultima compagna del Cav, che ammontano a 98.700 euro in totale.