AGI - "Devo dire che, questa volta e anche prima, ha fatto tutto da sola la presidente del Consiglio. Nel momento in cui sono andato ad accoglierla, ha ritenuto di proporsi con una performance un po' volgare, studiata a tavolino. Non avevamo percepito la genialità di questa operazione di comunicazione politica. Ce la potevamo risparmiare. È stato un autogol per la Meloni". Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua consueta diretta social del venerdì, torna su quanto accaduto a Caivano pochi giorni fa e sulle contrapposizioni con la premier.
"A Caivano - aggiunge - si è confermata una sensazione, che io vivo e come me credo tanti in Italia, di inadeguatezza del nostro presidente del Consiglio. Abbiamo avuto la conferma che l'onorevole Meloni è presidente del Consiglio a sua insaputa. Forse, ancora nessuno le ha spiegato che, nella sua funzione di capo del Governo, rappresenta tutti gli italiani e non una parte politica".
"Ho pensato, in questi giorni, alle cose che ha detto l'onorevole Meloni. Ha aspettato quattro mesi per la sua vendetta - ironizza - ho provato a immaginare quanta sofferenza abbia dovuto vivere la Meloni, quattro mesi di rosicamento per preparare quella grande performance di Caivano". De Luca replica, poi, alle dichiarazioni di Meloni: "Per riparare l'episodio francamente penoso di Caivano, si inventa che ha subito un attacco sessista". Il presidente della Campania sottolinea di aver "criticato il presidente del Consiglio per ragioni politiche".
"La donna non c'entra nulla", ha precisato De Luca. "Ho espresso la mia critica per la incapacità di governo della Meloni e del suo Governo e per la inadeguatezza manifesta nelle sue funzioni di presidente del Consiglio. Ho criticato e critico l'onorevole Meloni per il fatto che i fondi sviluppo e coesione sono bloccati da un anno e da un anno non si aprono i cantieri perché stanno affondando in una palude burocratica. Critico Meloni per la Zes unica meridionale, che dopo sei mesi non ha mosso una foglia, una vergogna. Critico per questo benedetto piano Pnrr per il quale ci propongono ogni settimana primati e i cantieri non si vedono. Critico Meloni per aver prosciugato il fondo di perequazione infrastrutturale per il riequilibrio delle infrastrutture per il Sud. Critico perché non fanno nulla per la sanità pubblica".
Poi, "per tranquillità del presidente del Consiglio", le comunica che, "da oggi in poi, ridurrò la mia comunicazione a una sola domanda: quando firmi l'accordo di coesione con la Regione Campania?". E conclude invitando la presidente del Consiglio a "un bel dibattito pubblico, dove e come l'onorevole Meloni ritiene, sui fondi di coesione, sull'attività della Campania, le spiegherò quanti primati ha raggiunto il governo della Regione Campania, lei non lo sa".
"Tanto io non sono candidato alle elezioni europee, non credo che ci siano problemi di par condicio, non si prende collera nessuno", conclude De Luca. "Parliamo del Sud, della coesione, della sanità, di questa palude burocratica, l'unico Governo di destra d'Europa che, anziché semplificare, complica tutte le procedure".