AGI - "Dov'e' finita la mia gamba, mamma?". Le parole sono di un bambino palestinese di quattro anni ricoverato in Egitto, al Cairo. A riportarle in Aula alla Camera è Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. Bonelli assieme a una delegazione di parlamentari, un mese fa si è recato al valico di Rafah per sincerarsi dello stato dell'invio di aiuti umanitari e, in quell'occasione ha visitato il nosocomio egiziano. "È un orrore e non è possibile avere l'ignavia di un governo che non ha il coraggio di dire a Israele 'adesso basta'. Bisogna riconoscere lo Stato di Palestina e si facciano le sanzioni a Israele perché non può più commettere questi crimini contro l'umanità". Un appello che si trasforma in coro in Aula. Prima Norvegia e Spagna, poi l'Irlanda. Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei tre paesi europei ora è ufficiale. E su questa scia, cresce il pressing delle opposizioni al governo perché anche l'Italia riconosca lo stato palestinese.
In Aula la richiesta di Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico suona come un'unica voce. Il Movimento 5 Stelle ha formalizzato la richiesta con una mozione ad hoc in cui si chiede l'impegno del governo a lavorare per riconoscere lo Stato di Palestina entro i confini del 1967. "Abbiamo presentato una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina e chiediamo che il governo e la presidente del Consiglio siano in Aula per prendersi per una volta una responsabilità", dice il vice presidente del M5s Riccardo Ricciardi prendendo la parola fra bandiere palestinesi e della pace sventolate dai suoi colleghi di partito. "Troppo facile dichiarare e poi non votare. Troppo facile dichiarare e poi non prendersi con la solennità di un voto una posizione", aggiunge il Cinque Stelle.
Poco prima era stato il deputato e responsabile esteri del Pd, Peppe Provenzano, a sollecitare il governo e la presidente del Consiglio. "Torno a chiedere in questa Aula una informativa urgente a Meloni e Tajani su quali iniziative stiamo prendendo come Italia. Lo faccio con una angoscia crescente, dopo gli attacchi della scorsa notte a Rafah, con bambini bruciati vivi dalla morte venuta dal cielo", sottolinea l'esponente dem che, poi, si sofferma sul riconoscimento dello Stato di Palestina arrivato da 143 paesi nel mondo, da ultimi i tre paesi europei: "Esprimiamo un grande apprezzamento a Spagna, Norvegia e Irlanda per un atto che serve a preservare la prospettiva dei due popoli due stati. È tempo che anche l'Italia si unisca onorando un impegno che questo parlamento si era assunto nel 2015". Parole che Provenzano accompagna con un parallelismo fra quanto vivono in questi giorni i bambini italiani e quanto sono costretti a subire i loro coetanei palestinesi. "Questi sono giorni speciali: finiscono le scuole, molti di noi assistono alle recite di fine anno, ci arrivano le immagini di quei bambini felici. Negli stessi attimi non possiamo distogliere lo sguardo da quelle immagini di odio, di distruzione della vita, di quelle stragi di innocenti che arrivano da li'. Sono immagini che ci perseguiteranno per decenni se non troviamo la forza di reagire".