AGI - Il festival dell’Economia di Trento si è aperto questa mattina con le contestazioni degli ambientalisti per il clima che al Teatro Sociale, hanno iniziato a gridare dalla platea “Parole, parole, parole”. Gli attivisti di Greenpeace si sono rivolti a Salvini che stava per iniziare il dibattito dal titolo “Come sarà l’Italia dei trasporti, obiettivo 2032”.
Gli attivisti hanno disturbato l’intervento mostrando il messaggio “Il clima cambia, la politica no” per rimarcare l'assenza di iniziative concrete da parte del governo contro gli impatti sempre più gravi dell’emergenza climatica.
“Le devastanti alluvioni in Lombardia e Veneto e la siccità che attanaglia diverse aree del sud del Paese sono l’ennesima tragica testimonianza che la crisi climatica è già oggi la più grave minaccia per la nostra sicurezza”, dichiara Simona Abbate, campagna Clima ed Energia di Greenpeace Italia che al ministro Salvini ha anche rivolto una domanda a fine intervista. “Invece di adottare misure decisive e risolutive, il governo continua a inseguire false soluzioni come il gas fossile, che aggrava il riscaldamento del pianeta. Il ministro Salvini, nella sua campagna elettorale, si erge a paladino contro le politiche green europee, ma così facendo non fa altro che rallentare la transizione energetica di cui abbiamo disperatamente bisogno, condannando l’Italia a fronteggiare eventi climatici sempre più estremi e distruttivi”.
“Oggi Greenpeace Italia ha contestato il vicepresidente del Consiglio perché, secondo il monitoraggio dell’Osservatorio di Pavia, risulta essere il leader politico italiano che più di tutti assume posizioni ambigue, resistenti o contrarie alle azioni per il clima, arrivando talvolta al vero e proprio negazionismo climatico” ha scritto l’organizzazione in una nota stampa.