AGI - Il Tar del Lazio accoglie il ricorso di 'Pace Terra Dignità'' di Michele Santoro per la circoscrizione nordovest. In seguito a questa sentenza, 'Pace Terra Dignità'', che ha dovuto raccogliere 15mila firme in ogni circoscrizione, sarà presente in tutta Italia.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Bis), definitivamente pronunciando sul ricorso - si legge nella sentenza odierna - estromette il Ministero dell'Interno ed accoglie la domanda di annullamento degli atti impugnati, disponendo, per l'effetto, l'ammissione della lista ricorrente 'Pace Terra Dignità' alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo indette per l'8 e il 9 di giugno 2024. Gli Uffici elettorali presso la Corte d'Appello di Milano e presso la Cassazione avevano motivato l'esclusione per l'irregolarità delle firme raccolte in Val d'Aosta.
Il Tar motiva così la sue decisione: "Nel caso di specie, il possesso della qualifica di consigliere regionale in capo all'autenticante è documentato da un atto preesistente alla raccolta delle firme, avente data certa in quanto protocollato (senza contestazione alcuna sul punto) e tale circostanza è stata debitamente dedotta e comprovata dai presentatori di lista nella fase ex art. 22 del DPR 361/1957. Ha dunque errato l'Ufficio nell'escludere la lista degli odierni ricorrenti per assenza della indicazione della qualifica di consigliere regionale nella persona dell'autenticante le sottoscrizioni relative alla Val d'Aosta. Da quanto sopra, tenuto conto dell'inesistenza di ulteriori censure o eccezioni sollevate dall'Ufficio in ordine alla lista presentata, deriva l'accoglimento del ricorso, con l'annullamento degli atti impugnati e ammissione della lista alla consultazione elettorale per cui è causa".