AGI - Una "scelta di libertà". Matteo Salvini difende senza esitazione Roberto Vannacci e dà ordine ai suoi di cessare qualsiasi polemica sulla candidatura del generale alle Europee. "Se a sinistra candidano, e hanno il diritto di farlo", Ilaria Salis, "una ragazza detenuta con accuse pesantissime in un carcere straniero, non vedo perché noi non dovremmo candidare" Vannacci, "un generale che ha combattuto con i suoi ragazzi, in Libano, in Iraq", sostiene il segretario leghista, obbligato a rispondere della sua scelta dopo la contrarietà manifestata da alcuni big del partito, come Giancarlo Giorgetti e Massimiliano Fedriga, i quali hanno tenuto a fare sapere che voteranno altri. Il capo di Via Bellerio difende il generale anche in merito alle frasi sulle "classi con caratteristiche separate" per i disabili, che hanno sollevato un polverone e costretto alcuni, come la ministra Alessandra Locatelli, a precisare che "la Lega è per l'inclusione".
"Mi sembra una tempesta sul nulla, su parole che sono state volutamente fraintese - dice Salvini - A settembre con i ministri leghisti della scuola e della disabilità abbiamo assunto 13mila insegnanti di sostegno. Stiamo lavorando per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Occorre includere. Se ci sono disabilità gravissime vanno assistite, non basta l'insegnante di sostegno. Avere ragazzi speciali in classe è un valore aggiunto". Il segretario della Lega conferma poi che non si candiderà alle Europee. "Faccio il ministro. Mi occupo dei pendolari, del Codice della strada, delle case degli italiani con il Piano casa. Ho 18 ore al giorno per occuparmi di un ministero che è di tutti gli italiani, non di destra o di sinistra. Faro' la mia campagna elettorale ma non me la sentivo di farla da candidato", precisa.
"Non commento le scelte degli altri, se Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Elly Schlein e Carlo Calenda hanno scelto di candidarsi hanno fatto bene", aggiunge all'indomani dell'annuncio che Meloni sarà in campo. "Io ho la consapevolezza di aver creato una squadra con candidati forti - rassicura - fatta anche di persone che non hanno la tessera della Lega in tasca. Penso a Vannacci ma anche a imprenditori e a professionisti che hanno la nostra idea di Europa che è diversa quella della sinistra ma anche di quella dei nostri alleati del centrodestra". Per il resto, nel partito, oggi è la giornata dell'approdo in Aula alla Camera del ddl sull'Autonomia, dopo il via libera del Senato. A Montecitorio va in scena l'orgoglio leghista, con la deputata bresciana Simona Bordonali che indossa una t-shirt 'verde padano' con su scritto 'Il vento del Nord' e chiede che la legge porti anche il nome di Roberto Maroni, oltre a quello di Roberto Calderoli.
La prima uscita insieme
Intanto, c'è attesa per martedì (30 aprile) quando Salvini fara' la prima uscita pubblica con Vannacci in occasione della presentazione a Roma del suo libro, 'Controvento'. Fonti qualificate di Via Bellerio smentiscono che dalla segreteria federale sia partito l'ordine di non mancare all'appuntamento. Le presentazioni del libro avvengono in tutte le tappe della campagna elettorale e in diversi hanno l'occasione di parteciparvi sul territorio. L'evento sarebbe dedicato soprattutto ai romani, quindi, nessun 'precetto' sulla presenza. Ma il segretario leghista sarebbe stato categorico - riferiscono alcune fonti - sull'atteggiamento che si aspetta dai suoi in merito alla candidatura di Vannacci: vietato esprimere giudizi o critiche in pubblico, sui giornali o in tv. Come spesso accade, la linea la esplicita Andrea Crippa.
"Roberto Vannacci è un candidato della Lega alle Europee dell'8-9 giugno, anche se non ha la tessera del partito. Ma ha idee molto simili alle nostre e sta dando un contributo forte girando l'Italia con l'obiettivo di avere un'Europa diversa da quella attuale. Il messaggio deve essere chiaro: si vince tutti insieme e si perde tutti insieme", scandisce il vice di Salvini. "Certo è che le polemiche interne non aiutano la Lega. Già abbiamo contro le televisioni, quasi tutti i giornali e i massimi sistemi - aggiunge Crippa - Le polemiche interne certo non aiutano la Lega a cambiare l'Europa. Ma, ripeto, sia chiaro fin da oggi: non passi il messaggio che se vinciamo siamo tutti bravi e se perdiamo ha perso Salvini. Si vince o si perde tutti insieme". In attesa di vedere che contributo darà la candidatura di Vannacci al partito (alcuni parlano dell'1-1,5%; altri addirittura del 3%), le liste della Lega sono state chiuse nel weekend, con chiamate 'last minute' a diverse donne per 'rimpinguare' la quota femminile prevista per legge in alternanza a quella maschile.
Gli altri nomi
Nel Nord Ovest, dove si calcola che saranno eletti due/tre europarlamentari, è stato chiesto per esempio un 'sacrificio' all'assessora lombarda Elena Lucchini e alla deputata Bordonali, entrambe candidate. Insieme ad Angelo Ciocca, Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri, Gianna Gancia e altri. Nella circoscrizione Nord Est correranno il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, gli eurodeputati veneti uscenti - il veronese Paolo Borchia e la veneziana Rosanna Conte -, la deputata e sindaca di Pozzonovo Arianna Lazzarini, il primo cittadino di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Morena Martini, sindaca di Rossano veneto; oltre agli emiliano-romagnoli Alessandra Basso, europarlamentare uscente, e Daniele Marchetti, consigliere regionale imolese. Ma anche la sindaca di Monfalcone (Gorizia) Anna Maria Cisint, l'assessore Fvg Stefano Zannier e l'europarlamentare uscente Elena Lizzi, componente della commissione per l'occupazione e gli affari sociali.
Vannacci sarà candidato in tutte le circoscrizioni, ma non è chiaro chi saranno i capilista in quelle del Nord. Il generale - ha comunicato ufficialmente la Lega - guiderà la lista al Centro, circoscrizione in cui dovrebbero essere candidati anche Laura Cartaginese, capogruppo in Regione Lazio, l'ex consigliere capitolino Davide Bordoni, e l'eurodeputata uscente Susanna Ceccardi. Al Sud è certa la candidatura di Aldo Patriciello, campione di preferenze che a fine 2023 lascio' Forza Italia e aderì alla Lega. Mentre, nelle Isole, a guidare la lista sarà la deputata uscente Annalisa Tardino, davanti a Raffaele Stancanelli, Mimmo Turano, il senatore Nino Germanà, Francesca Reitano. In quota Udc, Ester Bonafede.