AGI - È bufera sulle affermazioni del generale Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle elezioni Europee. In un'intervista alla Stampa Vannacci ha espresso alcune convinzioni ("l'italiano ha la pelle bianca, lo dice la statistica"; l'omosessuale che "ostenta da esibizionista deve accettare le critiche"; "l'aborto non è un diritto"; gli studenti a scuola, compresi i disabili "vanno divisi in base alle loro capacità") accolte con gelo dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.
Roberto Vannacci "non è della Lega", ha detto Giorgetti a Varese a margine dell'evento a sostegno della candidatura alle europee, nelle liste della Lega, di Isabella Tovaglieri. Quest'ultima, ha osservato il titolare del dicastero dell'Economia, "è una candidata figlia di questa terra, sente quello che pensa la gente, serve il territorio". Ai cronisti che gli hanno fatto notare che invece Vannacci non lo è, ha risposto: "Frase corretta e contiene già la risposta". Infine, sulle dichiarazioni di Vannacci, Giorgetti ha replicato seccamente: "Non condivido".
Duro anche il vicepresidente della Cei, monsignor Francesco Savino: "Le classi separate riproducono i ghetti. Invece i nostri fratelli disabili hanno tante abilità che noi non abbiamo. Per favore siamo seri e siamo responsabili - ha concluso il prelato - evitando ritorni ad anni bui". Alle polemiche il generale Vannacci ha replicato con una dichiarazione all'AGI: "La diversità dei disabili va valorizzata nel modo migliore consentendo loro di esprimersi e realizzarsi a pieno seguendo i loro talenti. Per i disabili hanno inventato le paralimpiadi, non li hanno messi a correre con chi disabile non è. Il mio amico di infanzia Norberto De Angelis è campione di disabilità: è sulla sedia a rotelle per un incidente stradale, ma ha vinto diverse gare paralimpiche allenandosi in maniera peculiare e facendo risaltare tramite la sua diversità quanto di meglio ha potuto esprimere". Ha spiegato dunque il generale: "Per questo ieri, nell'intervista, dopo aver specificato di non essere un esperto di disabilità, ho detto di essere convinto che i disabili vadano aiutati nel modo più peculiare e specifico possibile. Il che, a volte, potrebbe non coincidere con il metterli insieme ad altre persone con caratteristiche diverse". Per quanto riguarda le frasi su Benito Mussolini, Vannacci, ha rivendicato quanto affermato: "è uno statista, come Stalin, perchè sono 'uomini di stato come scrive la Treccani".
Inutile dire che le dichiarazioni di Vannacci hanno ricompattato l'opposizione. "Nelle incredibili parole del generale sulle classi separate per i bambini disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo", ha affermato Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva. "Con la sua agghiacciante uscita Vannacci ha varcato una linea che non deve mai essere superata. Chiediamo alla ministra della Disabilità Locatelli di prendere subito le distanze da un simile orrore". Stesso concetto ribadito anche Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera: "Il partito che esprime la ministra per la disabilità è lo stesso che alle europee candida il generale Vannacci che oggi propone le classi speciali per le ragazze e i ragazzi con disabilità. E per mantenere alto il suo profilo razzista sentenzia che gli italiani hanno la pelle bianca e che Mussolini è uno statista. Questa è la Lega di Matteo Salvini che si preparara alle elezioni europee. La ministra Locatelli prenda le distanze da una simile assurdità", ha concluso Faraone.
"Le parole di Vannacci sulle classi separate per studenti disabili - hanno sottolineato gli esponenti M5S in commissione cultura - sono deliranti, pericolosissime o offensive per migliaia di famiglie. Il candidato leghista propaganda una ghettizzazione disumana dei bambini, in contrasto con i valori più profondi della nostra Costituzione e con la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità, che impegna a una partecipazione paritaria delle persone con disabilità nella società, scuola ovviamente compresa. Cosa ne pensano i ministri leghisti alla disabilità e all'istruzione Alessandra Locatelli e Giuseppe Valditara? Difenderanno la scuola pubblica italiana e gli studenti disabili dai deliri di Vannacci o avalleranno con il loro silenzio un'idea che riporta agli anni più bui e terribili del secolo scorso?".
"Dunque Vannacci è candidato. Ho fatto un confronto con lui poche settimane fa. Vannacci va benissimo per Salvini. Sono tutto e sono niente, sono marketing e distintivo", ha ironizzato il leader di Azione, Carlo Calenda. "Qui c'è un generale che si candida alle europee - è l'analisi di Arturo Scotto, deputato del Partito democratico -. Ed ha un vasto programma. Riabilitare Mussolini perchè un grande statista. Introdurre classi differenziate per bambini disabili. Certificare l'identità bianca della nazione. Non credo che scherzi. Il suo è un vasto programma. Non uso mai la parola a caso: ma la puzza di fascismo si sente lontano un miglio. Con buona pace dei minimizzatori. La cui cifra prevalente o è la vigliaccheria o la complicità".
"Tutti oggi parlano di Vannacci e delle sue vergognose frasi sui disabili. Il generale provoca, gli altri replicano. Io sono fiero e orgoglioso di aver firmato la legge sul dopo di noi, sui disturbi allo spettro autistico, sul terzo settore. Gli altri - ha detto Matteo Renzi, leader di Iv - si dividono tra chi provoca e chi chiacchiera: noi siamo quelli delle leggi sui diritti sociali".
Per il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, quella delle classi separate per i disabili, "è una proposta inaccettabile e retriva, per fortuna la società è più avanti. La scuola italiana per prima in Europa, nel lontano 1976, ha abolito le classi differenziali favorendo una piena inclusione degli alunni ed alunne disabili dando loro opportunità di crescita come ai loro compagni la possibilità di essere cittadini migliori in un Paese privo di ghetti e recinti bensì civile e solidale. Un fatto di cui essere orgogliosi e che non avrei mai immaginato potesse tornare a essere motivo di discussione”. Secondo Pancalli "ogni discriminazione e qualsiasi scelta che tenda a separare le persone non è accoglibile in un Paese che si fonda sui valori della uguaglianza della solidarietà e del rispetto di ogni essere umano. Da persona disabile e da uomo di sport sono felice e orgoglioso di come lo sport abbia contribuito a superare ogni diversità e ogni barriera. Io credo che oggi la società sia più avanti di certe proposte inaccettabili e retrive”.
"Prima di parlare il generale Vannacci dovrebbe pensare": così all'AGI il tenente colonnello Gianfranco Paglia, che ha perso l'uso delle gambe il 2 luglio del 1993 nella 'battaglia del pastificiò a Mogadiscio in Somalia e per il coraggio e l'altruismo dimostrato in quell'occasione è stato decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare. La sua storia e la battaglia al "Checkpoint Pasta" hanno anche ispirato il film per la televisione "Le Ali". "Con quelle parole Vannacci ha dimostrato di non sapere nulla sulle persone con disabilità - ha commentato il colonnello Paglia - dovrebbe andare in giro e capire realmente quello che sono e che possono dare. Il fatto poi che queste parole vengano da un generale che ha indossato le stellette sono davvero uno schiaffo, anche nei confronti di tutti i militari che per servizio hanno perso la propria efficienza fisica". Quanto alla candidatura di Vannacci alle europee, Paglia ha detto di "essere contento che si sia candidato, con la speranza che possa non tornare più a indossare la divisa perchè non se la merita".