AGI - "Il Pd vuole un sistema con il quale se perde governa lo stesso". La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, difende così la riforma per l'elezione diretta del capo del governo a Cinque Minuti, in onda questa sera su Rai Uno. "L'indicazione della sinistra per il premierato tradisce la sua reale intenzione, quella dei 'governi di Palazzo' e non scelto dai cittadini", ha proseguito la premier.
"Non riescono a dichiarare la ragione reale per cui sono contrari al premierato: preferiscono un sistema in cui i governi si fanno nel Palazzo, sulla pelle dei cittadini. Il Cancellierato è un sistema che di fatto istituzionalizza i governi di larghe intese: voti il partito ma non sai quale sarà il governo", spiega allora Meloni.
"Dicono che sono contrari perché indebolisce il Presidente della Repubblica, il che non è vero ma nel Cancellierato alla tedesca - osserva ancora - il Presidente ha minore ruolo del nostro". "Vogliono un sistema - incalza Meloni - in cui il Pd riesce a governare anche quando perde le elezioni, in cui il governo si fa nel Palazzo. Non è - scandisce - il mio modello di democrazia. Nel mio modello, la democrazia sta in mano ai cittadini".
I rapporti con Salvini? Non sono affatto pessimi
"Non sono affatto pessimi i rapporti con Salvini... Spesso scherziamo sulle ricostruzioni di stampa al riguardo", ha poi spiegato la premier durante la registrazione di Porta a Porta che andra' in onda questa sera su Rai Uno. Con il vicepremier e leader della Lega, aggiunge, "è nata un'amicizia che va anche oltre la politica", tanto che la presidente del Consiglio conferma che "ci vediamo anche fuori del lavoro". Confermate anche le partite a burraco con Francesca Verdini evocate (a 'Belve') dallo stesso Salvini: "Francesca gioca bene. Io? Sono molto competitiva, mi arrabbio quando perdo o se qualcuno non gioca bene...".
"Sulla legge elettorale non siamo intervenuti. Sul ballottaggio io personalmente sono abbastanza laica. Tengo alla riforma in sé, che ritengo l'eredità più importante che possiamo lasciare al Paese", ha proseguito. Infine il caso Bari: "Non avrei politicizzato la questione ma penso che sia stato doveroso mandare la Commissione a Bari da parte del ministro dell'Interno, che ringrazio". "Possiamo discutere se è adeguata la norma sullo scioglimento dei Comuni ma non si può chiedere che i Comuni di sinistra ne siano esentati", conclude, "questa idea che a sinistra abbiano più diritti degli altri non mi ha mai convinto".