AGI - In Sardegna oltre 200 delibere sono state sfornate in 'zona Cesarini' dalla Giunta regionale uscente targata centrodestra, a guida Christian Solinas, a ridosso delle elezioni regionali in Sardegna. Ma la presidente in pectore Alessandra Todde, che ancora deve attendere non meno di due settimane per la proclamazione degli eletti, non ci sta. E su Fb avverte il predecessore: "Richiamo il Presidente Christian Solinas al doveroso rispetto istituzionale: lui e la sua giunta sospendano immediatamente le delibere inopportunamente adottate e si limitino all'ordinaria amministrazione". "Lo avevo già denunciato nei giorni scorsi e sono obbligata a farlo nuovamente", ricorda Todde, evidenziando la consuetudine di mancata trasparenza che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni di amministrazione: molte delle centinaia di delibere approvate in extremis, "a una settimana dalla loro approvazione, non sono neanche visibili dai cittadini sardi che vengono appositamente tenuti all'oscuro".
"Sono riuscita a leggere, grazie anche agli organi di stampa, cosa hanno inserito all'interno di questa infornata di provvedimenti dell'ultimo minuto: nomine, proroghe di incarichi, piani e programmi che impegnano l'amministrazione per i prossimi anni. Hanno addirittura dato il via libera a una programmazione del fondo di coesione per oltre 2 miliardi di euro. Credo che sia estremamente scorretto", ammonisce la neo presidente, "che una giunta uscente, scaduta e sconfitta, possa definire tutto ciò senza vergogna e senza rispetto dei cittadini e delle cittadine. La maggior parte di questi atti non è urgente e non è legata ad adempimenti di legge. È gravissimo che una giunta uscente, che dovrebbe attenersi agli atti di ordinaria amministrazione, decida di fare tutto ciò senza che nessuno possa fare niente". "Solinas", gli ricorda Todde, "ha avuto 5 anni per programmare e investire le risorse che aveva a disposizione e siamo tutti consapevoli di come è andata a finire. Non appena saremo ufficialmente operativi, in attesa dei tempi di legge e delle prassi amministrative", assicura la vincitrice delle elezioni del 25 febbraio scorso, "controlleremo tutto ciò che è stato fatto all'oscuro e sulle spalle dei sardi in queste ultime ore".
Solinas a Todde, da Pigliaru 214 delibere in extremis
"Se vuole proprio parlare di richiami, salendo in cattedra, inviterei Alessandra Todde in primo luogo a documentarsi meglio prima di lanciare i suoi strali". Il presidente uscente della Regione Sardegna, Christian Solinas, replica così a quella che è destinata a succedergli, che stamane l'ha invitato a limitarsi all'ordinaria amministrazione, lamentando l'approvazione di oltre 200 delibere di Giunta a ridosso delle elezioni del 25 febbraio scorso. "Infatti, il centrosinistra nella scorsa legislatura con la Giunta Pigliaru non si limitò a deliberare 147 volte in due sedute precedenti alle elezioni del 24 febbraio 2019, ma si riunì addirittura dopo il voto ed una sonora sconfitta per altre due volte, il 5 e il 14 marzo, adottando ben 63 deliberazioni per un totale di 210 atti. Nessuno si stracciò le vesti. Occorrendo, però, potremmo farlo pure oggi e ricordare ogni singola delibera di allora".
Solinas a Todde: la sua vittoria non è ancora certificata
"Sulla sconfitta della Giunta uscente la inviterei a essere più prudente, non solo perché seppure verrà certificata la sua vittoria per qualche centinaio di voti sul candidato del centrodestra, non deve dimenticare che il suo campo largo rappresenta nella realtà la minoranza dei sardi, distaccato come è di oltre 42.000 voti dal centrodestra". Così Solinas replica alle dichiarazioni di Alessandra Todde. "In una situazione di divaricazione così palese della società sarda sul voto, sarebbe più opportuna un po' più di umiltà e di prudenza nelle affermazioni. A breve potrà dimostrarci tutta la sua competenza e la sua bravura nel reperire, programmare e spendere in modo virtuoso le risorse del suo ciclo di programmazione. Buon lavoro!".
L'ex assessore: "Nel 2019 solo delibere 'ordinarie'"
“Nelle sedute del 5, 12, 19, 22 febbraio e 5 e 14 marzo la Giunta Pigliaru ha approvato, nella stragrande maggioranza, delibere di sola ordinaria amministrazione e, segnatamente, variazioni contabili delle poste di bilancio”. Lo precisa Luigi Arru, ex assessore alla Sanità della Regione Sardegna nella Giunta di centrosinistra guidata fra il 2014 e il 2019 da Francesco Pigliaru, con riferimento alle 214 delibere in extremis approvate alla fine di quella legislatura. Il presidente uscente di centrodestra, Christian Solinas, le ha citate in una risposta piccata all’invito rivoltogli da Alessandra Todde, che si prepara a succedergli, a limitarsi all’ordinaria amministrazione fino al passaggio di consegne. La scomposta e aggressiva uscita dell'ex presidente Christian Solinas, nel replicare alle giuste rimostranze della neo presidente Todde, in ordine alle attività della Giunta Pigliaru in chiusura di legislatura, meritano una documentata risposta”, interviene Arru, sottolineando che quanto sostiene “è facilmente rilevabile sul sito istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna”.