AGI - "Il 'bonus mamme' è una misura incompleta, discriminante e fallimentare che rispecchia l'incapacità del governo Meloni di sostenere alcune fra le categorie più fragili presenti nel mercato del lavoro, ovverosia una larga fetta delle mamme italiane". Lo affermano le deputate del Movimento 5 Stelle, Gilda Sportiello e Anna Laura Orrico.
"Dal beneficio sono escluse, infatti, le donne lavoratrici che non siano dipendenti e che non abbiano un contratto a tempo indeterminato: in sostanza, in questa platea - proseguono le due parlamentari M5s - non rientrano le madri lavoratrici con un solo figlio, anche se disabile, le lavoratrici domestiche, le lavoratrici a tempo determinato, le libere professioniste, le disoccupate e anche le collaboratrici occasionali. Senza contare il comparto sanitario, dove rimangono escluse le numerose specialiste ambulatoriali che il più delle volte non hanno un contratto di dipendenza ma un rapporto convenzionale e per tale motivo sono escluse dal bonus".
Insomma, "ci troviamo di fronte uno strumento che agevola esclusivamente le lavoratrici con stipendi medio-alti e così facendo contribuisce da un lato ad aumentare il divario di genere e dall'altro non può contrastare il drammatico crollo della natalità nel Paese. Per tutte queste ragioni - annunciano Sportiello e Orrico - abbiamo presentato una interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Calderone affinché adotti le iniziative di sua competenza per rimuovere l'ingiusta discriminazione fra lavoratrici e ampliare invece il beneficio del bonus anche alle altre categorie di madri con contratto di lavoro differente da quello a tempo indeterminato".