AGI - Non ha funzionato il discutibile format dei comizi con 6 belle ragazze, per sfruttarne il sex appeal e conquistare voti alle regionali, di cui si era vantato un candidato in Sardegna in un audio sessista diventato virale su whatsapp durante la campagna elettorale. Pietro Pinna, capolista in Gallura della Dc di Rotondi nella coalizione del centrodestra sconfitta, ha avuto appena 27 preferenze.
In un vocale aveva raccontato di andare in giro con sei sue "amiche belle" e vestite con "pantaloni in pelle e stivali, due in minigonna e due leopardate, con delle camicie belle aperte". "Se ti presenti da solo a fare un comizio, sei un cane bastonato che non tiene banco", aveva detto il candidato. "Con questo sistema, sfruttando quest'attrazione, ti seguono punto per punto. Non ce n’è stato uno che se n'è andato: posso parlare fino alle tre del mattino e restano tutti lì. Questo sistema delle donne funziona".
"Uno schifo, una vergogna assoluta", aveva commentato Alessandra Todde, candidata presidente poi vincitrice delle elezioni, mentre l'avversario Paolo Truzzu aveva subito preso le distanze dal comportamento del candidato.
Pinna aveva poi confermato di essere l'autore del messaggio, dopo che il caso era diventato nazionale. "Era stato mandato a un amico, era goliardico e doveva rimanere tra noi. L'ha invece fatto girare, ovvio che ho bloccato questa amicizia", si era difeso. "Ho rispetto per le donne e far girare questo audio è solo un attacco mediatico. Per me questa è la mia prima campagna elettorale, sono un tipo scherzoso, un comunicatore".