AGI - "Abbiamo perso. Ho aspettato prima di arrivare qui, ma ora ho chiaro che non supereremo la soglia del 10%". Nella tarda serata di ieri, l'ex presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, ricandidato per la terza volta, ha ammesso la sconfitta, senza nascondere, davanti alla telecamere raccolte nella sede elettorale a Cagliari in corso Vittorio Emanuele, la sua delusione e la sua sorpresa. Soru ha anche colto l'occasione per fare gli auguri ad Alessandra Todde, candidata del Campo largo del centrosinistra con la quale non ha trovato un accordo prima delle elezioni. "Le urne possono ingannare. Siamo stati in tanti a essere ingannati". "Da una parte sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto", ha sottolineato Soru. "E' stata una bellissima campagna elettorale, abbiamo incontrato tantissima gente. Abbiamo vissuto tutti quest'avventura con fiducia, generosità e in maniera anche molto affettuosa. Non nascondo la delusione profonda, perchè tutti i dati che avevano, sia come sondaggi sia come percezione, evidentemente sbagliata, ci lasciavano intravedere un esito diverso. Questa è la voce della Sardegna e ne prendo atto". "Rimangono le buone idee e le proposte che abbiamo fatto, che rimangono come piccolo patrimonio da prendere in considerazione", ha aggiunto Soru. "Rivendico di essere riuscito a mettere assieme tante persone attorno a un desiderio di buona politica. Mi pare comunque che sia un bel risultato". "Ho da lavorare. Proseguiremo questo impegno politico. E' evidente che cinque mesi non sono bastati per fare emergere un progetto diverso dal bipolarismo italiano, che si è radicato. La politica è un investimento per il futuro", ha concluso Soru.