AGI - "Sono soddisfatta della centralità del ruolo che l'Italia sta tornando ad acquisire all'estero, banalmente perchè quella centralità diventa anche un ritorno per le nostre famiglie e per le nostre imprese. La chiamiamo politica estera ma è anche politica interna". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un'intervista al Tg5. "E poi - ha proseguito - perchè dimostra che con una maggiore consapevolezza di ciò che si rappresenta e di come la nostra nazione è vista all'estero si possono ottenere dei risultati molto importanti. Probabilmente si poteva fare un po' di più anche prima ma siamo in ogni caso contenti che l'Italia abbia oggi il ruolo che merita". La premier ha tracciato un bilancio dell'attività di governo e si è detta soddisfatta di quanto realizzato sinora: "Noi abbiamo fatto la scelta di concentrare le poche risorse di cui disponevamo tutte per aiutare il reddito delle famiglie, i salari, il lavoro, le aziende, obiettivamente in una situazione economica molto complessa. I risultati sulla carta ci danno ragione". "I dati occupazionali - ha ricordato la premier - dicono che abbiamo record di occupazione, record di contratti stabili, record nell'aumento dell'occupazione femminile, la più bassa disoccupazione degli ultimi 15 anni. Il reddito disponibile delle famiglie, secondo l'Ocse, è aumentato in Italia 6 volte di piu' della media delle altre nazioni. Significa - ha sottolineato la premier - che la strada è quella giusta, significa che concentrare le risorse su questo rispetto a disperderle su cose che avrebbero avuto un impatto minore era una scelta corretta. Dopodichè non ci accontentiamo, bisogna continuare a lavorare, ma noi abbiamo dato un segnale anche con una serie di provvedimenti rivolti al mondo delle imprese: non saremo mai un ostacolo ma siamo un alleato di chi produce, crea ricchezza e posti di lavoro. E anche questo può fare la differenza".
"Il modo migliore per fare la campagna elettorale e' governare e governare bene", ha poi risposto Giorgia Meloni al giornalista che chiedeva se i dossier sul tavolo, dall'ex Ilva a Stellantis, possano subire uno stop in vista delle elezioni europee. "Continuerò a fare il mio lavoro, continueremo a fare il nostro lavoro - ha assicurato la premier -. Chiaramente sono tutti dossier molto complessi su cui stiamo lavorando tantissimo, e sono molto complessi perchè sono stati trascinati e trascurati per anni, li stiamo affrontando con serietà, abbiamo il vantaggio di non avere condizionamenti, i lavoratori lo vedono e facciamo le scelte migliori per il nostro sostema economico". Nessun dubbio sulla tenuta del suo governo: "L'opposizione fa il suo mestiere, la vedo però decisamente più nervosa della maggioranza. La maggioranza la trovo compatta, certo ci sono sfumature diverse che però considero un valore aggiunto altrimenti saremmo un partito unico. Stiamo insieme per scelta e quando dobbiamo trovare soluzioni, le troviamo sempre". Infine, sul ruolo dell'Italia alla guida del G7, in relazione alle crisi internazionali come quella in Medioriente, la premier ha osservato.
"Occorre trovare una soluzione duratura alla questione mediorientale, chiaramente, difendere il diritto di Israele a esistere ma chiedere il rispetto per la popolazione civile. E' quello che il nostro Paese sta facendo tenendo delle posizioni serie. Secondo me l'Italia deve continuare a giocare il ruolo di una nazione che non affronta la storia con gli slogan, che conosce la posta in gioco dell'invasione dell'Ucraina e della questione mediorientale".