AGI - "La data del 27 gennaio, e quello che questa data significa per tutti noi, quest'anno non può prescindere da un'altra data nella quale si è consumato un evento tragico da cui ha preso avvio una guerra che non accenna a ricomporsi, e la data a cui faccio riferimento è quella del 7 ottobre. Non intendo parlare dell'aggressione di Hamas, della reazione di Israele, degli effetti che tutto questo sta provocando in un'area geografica che si allarga progressivamente. Intendo dire che questi eventi sono stati l'occasione per far emergere un antisemitismo che esiste, che è diffuso, che si sta manifestando in un modo anche violento. Vi è un'intollerabile sovrapposizione tra le critiche, in sè legittime al governo di Netanyahu, e l'individuazione delle comunita' ebraiche in giro per il mondo quali presunte complici di quelle scelte". Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano durante la presentazione delle iniziative per il Giorno della Memoria patrocinate dalla presidenza del Consiglio dei ministri.
"Il governo - sottolinea Mantovano - non solo rifiuta questa sovrapposizione ma ritiene che quanto accade in Medio Oriente dal 7 ottobre, in particolare la reazione del governo di Tel Aviv all'aggressione terroristica di Hamas, rappresenti solo l'occasione strumentalmente utilizzata per far emergere con virulenza un antisemitismo che gia' c'era e che non era neanche tanto latente. L'odio antiebraico era presente già prima nell'universo del web, circolava in alcuni ambienti intellettuali con ammiccamenti" in parte del mondo universitario e quindi "le manifestazioni apparentemente filopalestinesi in realtà pro Hamas che si sono moltiplicate a partire dal 7 ottobre cadono su un terreno già preparato ed è su di esso che intervengono una serie di iniziative che il governo italiano appoggia, promuove e condivide, in primis la Giornata della Memoria".