AGI - "L'obiettivo del governo è aiutare il calcio italiano anche e soprattutto valorizzando i vivai. Per questo motivo, la Lega ha ritenuto di stoppare la norma che consente ai calciatori stranieri di pagare meno tasse", a spiegarlo e' Matteo Salvini si dice "convinto che sia una scelta di equita' e buonsenso".
"Il decreto Crescita ha permesso ai club di acquistare atleti dall'estero con lo sconto: un aiuto straordinario, durato anni, che doveva essere l'occasione per rilanciare i nostri campionati. Rendendoli più competitivi e attraenti. Così non è stato, e mi sorprende - aggiunge - la reazione dei club: sembra che il problema della nostra serie A sia la mancanza di una sorta di reddito di cittadinanza per i giocatori comprati oltreconfine".
"Io ci metto la faccia, come sempre. Se altri colleghi hanno idee diverse - dice ancora il vicepremier e segretario della Lega - li invito a confrontarsi anche pubblicamente. Il bene dello sport italiano passa soprattutto dal calcio: sono aperto a ogni dibattito e proposta".