AGI - Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, è arrivato stamane a Cagliari per un sopralluogo nella caserma 'Livio Duce', dove da maggio 2021 sono in corso lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza finanziati con 8,5 milioni di euro dell'Agenzia del Demanio. I lavori, che si sarebbero dovuti concludere entro un anno e mezzo, sono ancora in corso. La conclusione è slittata a luglio 2024.
Nel complesso storico costruito nel 1840, dove già ha sede il Noni Battaglione dei carabinieri, verranno trasferiti il comando provinciale dell'Arma e altri reparti al momento dislocati in immobili in affitto. Prima tappa della visita del vicepremier e segretario della Lega è stata Villa Devoto, per un incontro, durato circa un'ora e mezzo, col presidente della Regione, Christian Solinas, alla presenza del vicesegretario leghista Andrea Crippa e del coordinatore regionale Michele Pais, presidente del Consiglio regionale, in vista delle elezioni del 25 febbraio prossimo.
Insieme hanno poi raggiunto la caserma, dove hanno trovato ad attenderli, tra gli altri, il sindaco Paolo Truzzu e il prefetto Giuseppe De Matteis. Il centrodestra non ha ancora indicato il candidato alla presidenza della Regione. Salvini ha fin da subito sostenuto la ricandidatura di Solinas, segretario sardista, ma gli alleati hanno fatto altri nomi, tra cui quelli di Truzzu e del direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba.
"Io non impongo niente, rappresento una forza autonomista, la Lega, che nasce dai territori e ascolta e rappresenta i territori. Quindi nessuna scelta a Cagliari viene presa a Roma o imposta da Roma. Sicuramente io ho sempre applicato il principio 'squadra che vince non si cambia' in Sardegna come in Abruzzo, come in Basilicata, in Piemonte, in Umbria come a livello nazionale e in Europa". Così Salvini ha risposto ai giornalisti gli chiedevano chi sarà il candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali del 25 febbraio prossimo in Sardegna.
Finora il vicepremier ha sempre sostenuto la riconferma di Christian Solinas, segretario sardista. "Per me - ha detto Salvini - il centrodestra unito è un valore aggiunto, quindi faccio e farò di tutto per garantire l'unità della coalizione. Noi stiamo preparando liste molto forti, provincia per provincia, con innesti esterni. Saranno candidate nelle liste della Lega anche persone che non hanno la tessera della Lega in tasca ma che credono in un progetto. Se poi sceglieranno di unire le forze autonomiste, però, ripeto, lo sceglieranno a Cagliari. Non scelgo io ne' a Roma ne' a Milano".
Quando il centrodestra ufficializzerà il nome del candidato presidente della Regione alle elezioni in Sardegna? "Si vota il 25 febbraio - la risposta di Salvini -, quindi diciamo che dopo Capodanno ci si deve arrivare. Noi stiamo già lavorando. Io oggi incontro i dirigenti della Lega, gli amministratori, alcuni rappresentanti della società civile. Noi siamo già sul programma, quindi stiamo parlando di infrastrutturali, di lavori pubblici, di portualità. Ovviamente, per quello che mi riguarda, un sindaco uscente va ricandidato, un governatore uscente va ricandidato: questa è la posizione della Lega e conto che troveremo un accordo positivo con tutti e per tutti", ha precisato.
"Io sono convinto che la squadra uscente abbia fatto bene e quindi io ripropongo la stessa squadra con un programma evidentemente aggiornato rispetto agli anni passati", ha ribadito Salvini, riferendosi all'attuale amministrazione regionale in Sardegna. "Gli anni del Covid, della guerra, dell'inflazione sono stati anni terribili. Avere certificato che gli stipendi delle donne e degli uomini di Sardegna sono aumentati in questi anni del 10%, di più a Cagliari che non a Roma o a Milano significa che la Sardegna è una terra che lavora e che guarda avanti".
Secondo Salvini, "la Sardegna di oggi è più forte della Sardegna di quattro anni fa e, ripeto, non impongo niente. Non sono qua ad aprire campagne elettorali o imporre candidature di Tizio o di Caio. Ho stima per Christian Solinas e la sua squadra del centrodestra unito. Poi, ripeto, facciamo parte di una coalizione quindi è giusto e che che ognuno porti il suo contributo".
"Vedo che c'è un centrosinistra sempre più diviso", ha aggiunto Salvini, in risposta alla corsa degli altri candidati già in campo, Alessandra Todde e Renato Soru. "Io, anche per motivi sentimentali ovviamente, sono spesso a Firenze e anche a Firenze, che una volta era la patria del granitico Pci e poi Pd, adesso ci saranno candidature diverse all'interno del centrosinistra. Perchè? Perchè ci sono visioni diverse. A maggior ragione, la scelta unitaria del centrodestra secondo me è fondamentale".