AGI - Il Pd ha scelto per il dopo Nardella. 47 anni, donna, attuale assessore al Welfare della città, un nonno sindaco durante l'alluvione del 1966, è l'identikit di Sara Funaro. Scelta direttamente dalla segretaria Elly Schlein e dal presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, Funaro ha saltato il passaggio delle primarie di partito, dopo un'assemblea del Pd si è tenuta alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia dopo oltre tre ore di discussione.
"Ho sempre sostenuto che fare il sindaco di Firenze deve essere un sogno e non un'ossessione e che, quando fai parte di una comunità, devi rispettarne le regole democratiche". Queste le prime parole di Funaro, da mesi delfina designata del sindaco uscente, Dario Nardella. Guiderà una coalizione formata da Sinistra Italiana, Verdi, Azione, +Europa, socialisti, Movimento azione laburista e Volt.
"È con questo spirito - spiega l'assessore - che mi metto a disposizione: con la mia storia e il mio impegno, con la forza delle nostre idee e delle azioni che abbiamo compiuto in questi anni, nei quali sono spesso venuta a contatto con la parte più vulnerabile e sofferente della nostra città. Da lì dobbiamo cominciare, mettendoci all'altezza degli occhi delle persone perchè la sinistra serve se cambia le vite di chi ne ha più bisogno. Questa deve essere la nostra missione, recuperando la storia bellissima della nostra città".
"Sono felice per Funaro, una donna che stimo molto, che i fiorentini conoscono, amano e rispettano, le faccio un grande in bocca al lupo per questa avventura dei prossimi mesi". A dirlo è il sindaco di Firenze, Dario Nardella che ha proseguito - oraa il mio compito - aggiunge Nardella - è portare in fondo i progetti che abbiamo avviato e che dobbiamo chiudere in questi mesi. Come ho sempre detto, mi occuperò di Firenze fino all'ultimo giorno del mio mandato".
Per quanto riguarda invece il nodo alleati, con Italia Viva a minacciare la prospettiva di una corsa solitaria, il sindaco spiega: "sarà giustamente il partito e la candidata Funaro ad occuparsene, con lo spirito con cui mi pare abbiano lavorato finora: grande apertura, disponibilità e dialogo con tutti".
Resta però il nodo di Italia Viva. L'ex sindaco di Firenze, Matteo Renzi segna un'ulteriore distanza con i dem con un messaggio affidato ai social: "a Firenze il Pd rinnega le primarie. E sceglie la candidatura alleandosi con la sinistra radicale: sarà interessante leggere il programma sull'aeroporto, sullo stadio, sui servizi pubblici. Sabato racconteremo con Stefania Saccardi perchè noi la pensiamo in un altro modo. Ma proprio in un altro modo. Abbiamo scelto di fare la conferenza stampa in un luogo di libertà: le Murate. Ci vediamo sabato, inizia una sfida fantastica".