AGI - Salvini assicura che il testo della legge di bilancio è chiuso, "abbiamo lavorato tra questa notte e questa mattina". "Non abbiamo ancora chiuso la legge di bilancio. Spero lo si possa fare presto", dice, invece, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Il testo - ha fatto sapere il Mef ("è coerente con i principi di responsabilità e serietà annunciati dal governo nel rispetto della tutela delle fasce più deboli e della tenuta dei conti pubblici", si legge in una nota) - è stato trasmesso a palazzo Chigi, sarà visionato dalla premier Giorgia Meloni al suo ritorno da Bruxelles. Secondo un 'big' della maggioranza dovrà essere ultimato l'esame degli allegati. Non si esclude che possa essere trasmesso alle Camere lunedì, sottolinea la stessa fonte.
Sulla manovra resta comunque alta la tensione. L'opposizione attacca sul "testo fantasma", il Pd si dice pronto a dare "asilo politico" a chi nel centrodestra vorrà presentare modifiche su alcuni temi. Le maglie sono strette, l'obiettivo del governo è quello di non modificare la legge di bilancio in Parlamento ma la linea del 'no emendamentì' difficilmente potrà reggere, considerate le numerose spinte che arrivano dalle forze politiche che sostengono l'esecutivo.
"Gli emendamenti saranno presentati: non c'è nulla di male, non si tratta di sabotare la manovra", dice l'azzurro Giorgio Mulè. "È indispensabile che in Parlamento arrivi un buon testo che non aumenti la pressione fiscale, che non tocchi la casa e che non faccia aumentare le pensioni", ha rimarcato Tajani. Sottolineando che "tutto cio' è indispensabile per votare" il testo "senza emendamenti, in tempi rapidi e rassicurare i mercati".
"Forza Italia continua ad essere molto prudente sulla possibilità di varare nuove tasse sulla casa", ha ripetuto intervenendo al congresso nazionale del Notariato. Sul capitolo previdenza si concentra la battaglia della Lega. "Soddisfazione della Lega per una manovra importante e positiva per milioni di lavoratori e pensionati italiani", recita una nota del partito di via Bellerio.
Le forze politiche attendono di leggere la versione definitiva della legge di bilancio, "intanto noi cominciamo le audizioni con le categorie" trascurate, dice il capogruppo dem a palazzo Madama, Boccia. "Litigano su tutto. Meloni è 'lady tax'", l'affondo del presidente M5s, Conte, mentre Avs parla di "un misero spettacolo".
"Come avvoltoi, sinistra e certa stampa si sono avventati su anticipazioni di bozze e bozzette sulla Legge di bilancio per costruirci i loro castelli di fake news e storielle da bar con cornetto e cappuccino. E poi puntualmente smentite", dice il capogruppo di Fdi a Montecitorio, Foti.
"La legge di bilancio del governo Meloni - prosegue - mantiene saldi i propri pilastri: famiglie, imprese, sanità e pensioni. Metterà, tra gli altri, 10 miliardi per taglio del cuneo fiscale, 3 miliardi su sanità, 1 miliardo per interventi su famiglie. Finisce l'era dei monopattini, banchi a rotelle, superbonus, che ha scassato i conti dello Stato, e reddito di cittadinanza".
Per la legge di bilancio si preannuncia un clima di fuoco tra maggioranza e opposizione, "da metà novembre" si comincerà a ballare, afferma un 'big' del Nazareno.
Il Pd alzerà lo scontro già nei prossimi giorni, in vista della discussione sul dl aiuti che contiene, oltre alla proroga delle misure sulle bollette, fondi per gli enti territoriali. Anche perchè il tam tam in Transatlantico è che non ci saranno spazi per le richieste dei parlamentari. Si era parlato di un 'tesoretto' di 400 milioni.
"Potrebbero 'scenderè a 100", osserva una fonte. "Se è così non ci sediamo neanche al tavolo", osserva un altro esponente dem. Ma sul 'timing' dell'approdo della legge di bilancio in Parlamento nell'esecutivo si rimarca come si tratta di polemiche pretestuose: è- il 'refrain' - in passato, soprattutto con i governi Conte, che si sono sforati i tempi. Oggi, intanto, il governo ha incassato un'altra fiducia sul dl Caivano a palazzo Madama.
"Con il numero di voti più basso dall'inizio della legislatura", hanno sottolineato dal Pd. Assenze tra i banchi del governo e della maggioranza.
"Per poco non siamo riusciti a far mancare il numero legale", osserva un pentastellato che fa notare come mancassero diversi esponenti di Forza Italia. Al momento - stando alle ultime indiscrezioni - si sarebbe trovata una soluzione sul tema delle pensioni mentre per ora resterebbe l'aumento della cedolare sugli affitti brevi dal 21% al 26%.