AGI - "Con la scomparsa del Presidente emerito Giorgio Napolitano l'Italia perde uno straordinario testimone della nostra storia repubblicana. Per lui politica, cultura e istituzioni erano vita, passione, ma anche razionalità e coerenza". È il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a dirlo ricordando che "quando ero ministro della Difesa aveva stabilito con me, da capo supremo delle Forze Armate, un forte rapporto di collaborazione e io mai ho celato le mie simpatie personali nei suoi confronti, nonostante avessimo posizioni politiche ben distanti".
"Al Presidente Napolitano - prosegue - ho sempre riconosciuto la sua puntigliosa attenzione nei confronti delle nostre Forze armate, del loro onore, delle loro qualità, della loro necessità di essere considerate uno dei momenti fondamentali della comunità nazionale. Ricordo, inoltre, che la sua parola fu decisiva affinché la celebrazione per i centocinquanta anni dell'Unita' d'Italia avvenisse con l'importanza che meritava".
"Proprio quest'anno, ricorre l'anniversario dei 70 anni di vita parlamentare di Giorgio Napolitano. Un anniversario importante e che abbiamo voluto giustamente ricordare in Aula al Senato", annota ancora.
"Entrato in Parlamento il 25 giugno del 1953, non c'è carica che Giorgio Napolitano non abbia ricoperto nel panorama della politica e delle istituzioni: dirigente di partito, deputato, senatore, presidente della Camera, parlamentare europeo, ministro dell'Interno, per due volte presidente della Repubblica e in ultimo senatore a vita e in questa veste Presidente del Senato per due giorni. Giorgio Napolitano - conclude La Russa - è stato testimone di una cultura che si fa politica e di una cultura politica che si fa istituzione. E così, pur nelle profonde differenze politiche e ideologiche che continueremo a ricordarlo. Ai familiari le piu sentite condoglianze del Senato e mie personali".
Gasparri: "Ha segnato storia della Repubblica"
"Giorgio Napolitano ha segnato la storia e la vita della Repubblica. Fui eletto Deputato per la prima volta quando lui era Presidente della Camera. Da allora abbiamo avuto un rapporto spesso dialettico, sempre sincero. L'ho incrociato in vari ruoli parlamentari ed istituzionali. Dialogai con lui Ministro dell'Interno e ci confrontammo anche con asprezza su alcuni provvedimenti normativi, come la legge Turco-Napolitano o proposte di riassetto dei reparti speciali delle Forze di Polizia". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato.
"Da Presidente della Repubblica ho avuto con lui un dialogo costante - aggiunge - svolgendo la funzione di Capogruppo parlamentare del primo partito di maggioranza. Furono anni spesso anche difficili e di contrasti. Ma con lui ho sempre avuto un dialogo diretto e sincero. Tornato in Parlamento come senatore a vita mi onorò con parole lusinghiere nei miei confronti. Fieri avversari, come lui stesso aveva detto, riconoscendo lo spirito repubblicano con cui ci siamo confrontati nella vita delle Istituzioni democratiche".
"E' stato un protagonista della vita Italiana e ci uniamo al dolore dei familiari e di quanti hanno condiviso con lui un'esperienza politica lontana e diversa dalla mia, ma intensa e importante nella vita Italiana. Dal plauso all'invasione dell'Ungheria alla guida della componente migliorista - conclude Gasparri - segnò, con la sua esperienza, la trasformazione di alcuni settori della sinistra italiana".
Gentiloni: "Un privilegio conoscere la sua passione politica"
"Con Giorgio Napolitano se ne va uno statista italiano e europeo. Un uomo di sinistra al servizio delle istituzioni della Repubblica. È stato un privilegio conoscere da vicino la sua passione politica e il suo rigore intellettuale. Riposa in pace, Presidente, ci mancherai". Lo scrive su X il commissario europeo all'Economia, ed ex premier, Paolo Gentiloni.
Picierno: "Una guida determinata nei momenti più difficili"
"Con determinazione ha saputo tenere insieme il Paese nei momenti più difficili del suo recente passato. Con coraggio ha contribuito alla definizione del ruolo del Parlamento europeo e al processo di integrazione. Con equilibrio ha legato cultura, politica e funzioni istituzionali. Grazie, Presidente Giorgio Napolitano. Mi stringo ai suoi familiari e ai suoi affetti, cui invio le mie più' sentite condoglianze". Lo dichiara in una nota l'eurodeputata del Pd e vice presidente del Parlamento europeo, Pina Picierno.
Draghi: "Ha accompagnato l'Italia con la sua visione europeista"
"Il Presidente Giorgio Napolitano è stato assoluto protagonista della storia italiana ed europea degli ultimi settant'anni". Lo scrive Mario Draghi in un messaggio di cordoglio. "Presidente della Repubblica, Presidente della Camera, Ministro dell'Interno, ha saputo coniugare il dialogo con tutte le culture politiche con la capacità di agire con saggezza e coraggio, a tutela dei cittadini e della Costituzione. Ha accompagnato l'Italia con la sua visione europeista, ha tenuto ferma la sua collocazione atlantica, ne ha rafforzato il ruolo nel mondo. Nel corso di tutta la sua vita, costante, profondamente sentito è stato il suo impegno per il Mezzogiorno e per il rinnovamento delle istituzioni, che ha dato alla sua difesa dell'unita' d'Italia, dei valori repubblicani e costituzionali la concretezza dell'azione politica. Gli sono personalmente grato per gli scambi che abbiamo avuto, ricchi della sua esperienza e del suo affetto, e porgo le più sentite condoglianze alla moglie Clio, ai figli Giovanni e Giulio e a tutti i suoi cari", conclude Draghi.
Renzi: "Mille ricordi di Giorgio Napolitano"
"Ho mille ricordi di Giorgio Napolitano. L'emozione del Giuramento al Quirinale, ovviamente. Ma anche la trepidazione della cena la settimana prima, la discussione sui ministri, la perfetta collaborazione istituzionale durante gli anni di Chigi, il bigliettino di Obama, qualche reprimenda prima e dopo, le carte sottolineate, i sorrisi nei giorni della scelta del suo successore, il dolore per quell'assurdo interrogatorio. Ho mille ricordi. Quello più bello, però, è questo. Ester al Quirinale con Agnese. E la dedica di pugno: mano ormai incerta, cuore sempre grande. Grazie per come hai servito le istituzioni, caro Presidente. Che la terra ti sia lieve, caro Giorgio". Lo scrive su Facebook il leader di Italia viva Matteo Renzi.
Giorgetti: "Un protagonista della storia politica"
"Saluto con rispetto e commozione un protagonista della storia politica del nostro Paese, una persona che mi ha dimostrato stima e fiducia in momenti difficili della vita politica italiana. Esprimo condoglianze sentite e sincere ai familiari e alle persone che gli sono state vicine". Lo afferma il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Il titolare del Mef fu nominato nel 2013, proprio dal Presidente Napolitano, tra i 10 saggi per elaborare un piano di riforme istituzionali ed economiche
Casellati: "Grande perdita per l'Italia"
."E' con un profondo senso di tristezza che apprendo della scomparsa del Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, una grande perdita per l'Italia per tutto ciò che egli ha rappresentato per la nostra nazione. Una figura di grande statura nella storia della nostra Repubblica, un uomo di Stato il cui impegno per la democrazia e la giustizia sociale ha lasciato un segno indelebile. La sua straordinaria carriera politica e il suo impegno per i valori costituzionali rimarranno per sempre un esempio. Ricordo con ammirazione la sua lunga e illustre carriera politica, che lo ha visto servire l'Italia in molte posizioni di rilievo, tra cui la presidenza della Repubblica, dove ha dimostrato fermezza e lungimiranza. Il mio pensiero e il mio cordoglio vanno alla sua famiglia e a tutte le persone che condividono questo momento di dolore. Per me sarà impossibile dimenticare il momento in cui, nel 2018, il Presidente Napolitano proclamò la mia elezione a Presidente del Senato, un momento di grande onore e responsabilità, reso ancor più significativo dalla sua autorità e saggezza. L'eredità politica che lascia deve spingerci a perseguire con determinazione la costruzione di un'Italia migliore. Possa riposare in pace, Presidente Napolitano". Lo ha dichiarato il Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Elisabetta Casellati.
Landini: "Un punto di riferimento per i valori repubblicani"
"Con la scomparsa del Presidente Giorgio Napolitano perdiamo una figura fondamentale della storia del nostro Paese. A nome di tutta la Confederazione mi unisco al dolore dei suoi cari". Lo afferma il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Per il leader del sindacato di corso d'Italia: "L'attenzione al mondo del lavoro, l'idea di un'Europa che guarda alla dimensione sociale rendono Giorgio Napolitano una figura rilevante per la cultura democratica. Il senso di responsabilità nei confronti dello Stato che ha sempre difeso, anche negli ultimi anni del suo mandato, ne fanno un punto di riferimento per ogni cittadino che si richiama ai valori repubblicani e all'unita' d'Italia, uno di quei padri di cui possiamo sempre andare fieri".
Della Vedova: "Forte e radicato protagonista della sinistra"
"Napolitano ha attraversato con intensità e passione il secolo breve in Italia ed in Europa, diventando un punto fermo della democrazia italiana e della costruzione europea. Un uomo che ha messo le sue forti e radicate convinzioni di protagonista della sinistra, al servizio delle istituzioni nel suo paese e nell'Unione europa, per il cui futuro di sempre maggiore unita' e integrazione ha speso nei tempi recenti tutte le sue energie. La democrazia italiana e quella europea perdono un riferimento: la sua intransigenza e la sua lucidita' antiretorica, la sua cultura repubblicana e il suo rispetto della Costituzione rimarranno come punto di riferimento. Cosi' come il suo unico, e inascoltato, messaggio alle Camere sulla condizione carceraria. La terra gli sia lieve". Lo scrive su Facebook il deputato di Piu' Europa Benedetto Della Vedova.
Salvini: "Protagonista della vita politica del Paese"
"E' stato un protagonista della vita politica del Paese. Una preghiera e un pensiero per i suoi cari". Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, esprimendo il proprio cordoglio per la scomparsa di Giorgio Napolitano.
Magi: "Ha saputo guidare l'Italia con saggezza"
"Giorgio Napolitano è stato un Capo dello Stato con lo sguardo rivolto all'Europa, che ha cercato di far tenere sempre alta l'attenzione del parlamento e della politica sulla situazione carceraria, rispondendo all'iniziativa di Marco Pannella. Un Presidente che ha saputo guidare l'Italia con saggezza in momenti difficili. Cordoglio da tutta +Europa per la sua scomparsa". Lo dichiara il segretario di Piu' Europa Riccardo Magi.
Grasso: "Una vita sempre al servizio della comunità"
"Giorgio Napolitano ha attraversato la storia del nostro Paese per oltre settanta anni, da quando, nel 1953, fu eletto deputato alla Camera dei deputati nelle file del partito comunista. Nei numerosi e prestigiosi incarichi parlamentari e di Governo che ha ricoperto vi e' sempre stata la lucida capacita' di comprendere il nostro Paese, tanto nella sua dimensione interna che in quella internazionale. Una vita, la sua, sempre al servizio della nostra comunità, delle istituzioni, della Costituzione, dell'Europa: un esempio raro e duraturo, alimentato da una straordinaria passione politica, da ideali tenaci e una non comune profondità di pensiero. Come presidente della Repubblica ha accettato l'onere di un secondo mandato: una decisione sofferta che corrispondeva al senso di responsabilita' con cui si fece carico di offrire all'Italia e al mondo un sicuro riferimento in una fase di grandi turbolenze ed eccezionali difficolta'. Ricordo ancora oggi il suo secondo discorso di insediamento: alle durissime parole con le quali richiamo' alle proprie responsabilita' i partiti politici, i parlamentari risposero con paradossali e sentiti applausi, quasi si parlasse di qualcun altro. Da parte mia posso ricordare che lungo tutta la mia carriera di magistrato, nelle numerosi occasioni in cui ci incontrammo, fu sempre interessato ad essere aggiornato sui risultati che stavamo conseguendo nel contrasto alle organizzazioni criminali. La sua saggezza e i suoi consigli mi aiutarono a svolgere in piena indipendenza la funzione di presidente del Senato e ricordo con grande affetto il clima di fruttuosa collaborazione istituzionale di quegli anni. Il contributo che ha offerto al nostro Paese e' e rimane straordinario ed irripetibile. A sua moglie Clio, ai figli Giovanni e Giulio, ai suoi collaboratori le mie condoglianze piu' sentite". Cosi' Pietro Grasso, gia' presidente del Senato e procuratore nazionale antimafia, in una nota.
Tajani: "Sono profondamente addolorato"
"Sono profondamente rattristato per la morte di Giorgio Napolitano. Abbiamo lavorato per anni insieme al Parlamento europeo. Non condividevo le sue idee, ma lo considero un importante protagonista della storia politica italiana". Cosi' il segretario e vicepremier FI, Antonio Tajani, che si dice "vicino alla sua famiglia".
Bersani: "Lo salutiamo con rispetto e affetto"
"Se ne va un grande protagonista della storia della sinistra e del Paese. Lo salutiamo con rispetto e con affetto". Lo scrive Pierluigi Bersani, sui social, dopo la scomparsa di Giorgio Napolitano.
Prodi: "Un prezioso testimone della nostra storia"
"La notizia della morte di Giorgio Napolitano mi addolora profondamente. Con la sua scomparsa il Paese perde un testimone prezioso della nostra storia". A dirlo e' Romano Prodi. "Ha saputo sempre rappresentare la nazione - riprende - con autorevolezza come dirigente di partito, deputato e senatore prima e poi come presidente della Camera, parlamentare europeo, ministro dell'Interno e per due volte Presidente della Repubblica. Il suo attaccamento alle istituzioni e la fedelta' al dettato costituzionale sono state una costante della sua vita pubblica condotta con rigore e saggezza. E' stato un preziosissimo collaboratore come ministro dell'Interno durante il mio primo governo e l'autorevole punto di riferimento, come Presidente della Repubblica, nel secondo". "Voglio ricordare la sua determinazione nei confronti della necessita' di mantenere un costante dialogo con l'Occidente, la sua salda ispirazione europeista, cosi' come la sua apertura al riformismo. Il mio pensiero commosso - conclude l'ex presidente del Consiglio - e' in queste ore rivolto alla moglie, ai suoi figli e a tutti coloro che gli hanno voluto bene".