AGI - Con una giornata interamente dedicata ai temi della Pace, il think tank Remind “Il valore della Pace - il ruolo dell’Italia e dell’Europa”, in collaborazione con l’Ufficio Italia del Parlamento Europeo, ha inteso sottolineare il valore della Pace e la sua estrema attualità, nell'ambito di un programma articolato in più sezioni che vede la partecipazione di numerosi esponenti delle Istituzioni nazionali, tra cui una vasta rappresentanza ministeriale, e locali nonché rappresentanti del mondo dell'economia, della cultura, della società civile e militare e della comunità ecclesiale.
L’incontro è stato aperto da un messaggio del Santo Padre Papa Francesco rivolto al Presidente di Remind Paolo Crisafi e, suo tramite, a tutti i partecipanti alla maratona delle buone pratiche incoraggiando a perseverare nelle significative finalità dell’odierno Sodalizio, rammentando che "è venuto il tempo di dire seriamente “no” alla guerra, di affermare che non le guerre sono giuste, ma che solo la pace è giusta: una pace stabile e duratura, non costruita sull’equilibrio pericolante della deterrenza, ma sulla fraternità che ci accomuna. Siamo infatti in cammino sulla stessa terra, tutti fratelli e sorelle, abitanti dell’unica casa comune, e non possiamo oscurare il cielo sotto il quale viviamo con le nubi dei nazionalismi".
Con tali auspici, Papa Francesco, ha invocato l’intercessione della Vergine Maria, e ha impartito di cuore la Benedizione Apostolica ai partecipanti, con l’augurio che lo Spirito Santo assista ciascuno con i suoi ineffabili doni. Gli ha fatto da eco il Direttore dell’Osservatore Romano Andrea Monda, che ha ricordato il percorso fondato sui valori della pace iniziato lo scorso anno con i Partner Remind.
La premier: "Cedere in Ucraina vorrebbe dire cedere sempre"
È seguita la testimonianza che il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha tenuto a lasciare al think tank: “Purtroppo non posso essere presente perché impegnata al Salone Nautico di Genova subito dopo essere stata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunione planetaria il cui focus principale rimane proprio la ricerca della pace. È chiaro a tutti che la pace rappresenta di per sé un valore assoluto e la condizione alla quale l’umanità deve sempre tendere. Ma la pace ha anche un costo, un prezzo talmente alto e importante che, quando viene messa in pericolo o infranta, dobbiamo essere in grado di sostenere. Non possiamo ridurla a un baratto di interessi, ma deve essere un’intesa basata sulla giustizia, sull’equità e sul rispetto delle dignità".
"Con riferimento alla guerra in corso in Ucraina, mi stupisce profondamente ascoltare ancora, anche da parte di alcune persone che hanno responsabilità o ricoprono ruoli istituzionali, appelli alla pace generici, senza alcuna proposta concreta e percorribile per la ricomposizione del conflitto", ha proseguito Meloni, "se pensiamo che la pace sia possibile con la resa incondizionata della nazione aggredita, appunto l’Ucraina, allora vuol dire non comprendere non solo la realtà, ma il valore vero della pace stessa, svilita dall’idea che la prepotenza, la prevaricazione e la forza bruta siano armi efficaci per ottenere la soddisfazione dei propri appetiti".
"Cedere oggi in Ucraina vorrebbe dire cedere sempre a qualunque sopraffazione, in ogni luogo e in ogni circostanza", ha detto ancora Meloni, "noi difendiamo la libertà e la sovranità dell’Ucraina per difendere e proteggere noi stessi, il mondo libero e l’idea che nessuno può prevaricare nessun altro senza subire conseguenze. L’Italia e l’Europa hanno il dovere di adoperarsi con la massima energia per ripristinare il diritto, la giustizia e la libertà. Vogliamo essere protagonisti del nostro presente e del nostro futuro, non passivi esecutori di volontà altrui. Il programma è veramente ricco di temi, affrontati da molti relatori prestigiosi e qualificati. Sono certa del buon esito di questa giornata di lavori che saprà fornire riflessioni di grande utilità.”
A rappresentare il Governo in apertura dei lavori Lucia Albano, sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, che ha approfittato del consesso per "raccontare l’attività che il governo sta svolgendo in materia di gestione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico", in particolare con l'istituzione di una Cabina di regia con la quale "per la prima volta nella storia della Repubblica che viene istituita una regia comune sul mattone di Stato con l’opportunità di individuare obiettivi di senso su cui fondare politiche contemporaneamente economiche, sociali e ambientali".
Paolo Crisafi, Presidentedi Remind, Associazione portavoce del comparto immobiliare allargato, ha replicato che“vogliamo essere parte della soluzione per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico, alla cultura dell’abitare e all’efficientamento energetico-ambientale e all’attrattività degli investimenti sui territori adottando azioni pragmatiche e graduali per la sicurezza di famiglie e imprese". "La nostra proposta sta proprio nell’essere parte integrante del tavolo di coordinamento delle attività relative a tutto il ciclo di vita dell’immobile, pubblico e privato; e più in generale di dare il nostro contributo al Piano Meloni “Nazione Sicura”, ha aggiunto.