AGI - Ultima tappa lo stabilimento 3Sun Gigafactory di Enel green Power di Catania e il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier si congeda dal collega italiano. Una visita che ha "straordinariamente colpito" Steinmeier per la bellezza e l'accoglienza delle città e dei luoghi che ha potuto ammirare nella due giorni in Sicilia.
"Non ero mai venuto e tornerò certamente", promette il presidente che, in mattinata a Piazza Armerina a Enna, con Sergio Mattarella ha avuto una serie di incontri ricchi di significato. All'Associazione Don Bosco 2000 che si occupa di accoglienza e integrazione dei migranti i due capi di Stato sono stati accolti da migranti e operatori. Alcuni hanno dato la loro testimonianza, persone del Mali, del Senegal, dell'Ucraina...
Steinmeier e Mattarella li hanno ascoltati e hanno dialogato con loro. "Accogliere: voce del verbo amare", si legge in un cartellone, tra quelli che ripropongono il volto di Don Bosco.
Mattarella: "Aiutare i Paesi d'origine"
"Abbiamo ascoltato qui a Piazza Armerina le iniziative messe in campo innanzitutto per accogliere i migranti che sono giunti qui attraverso sofferenze indicibili, ma anche per integrarli e inserirli in progetti di crescita, incentivando oltretutto programmi nei Paesi d'origine dove possano assumere iniziative grazie alle competenze acquisite, creando nuove aspettative di vita in quei luoghi dove resterebbero volentieri se non fossero spinti dalla fame della miseria dalla intolleranze", ha detto il presidente Sergio Mattarella, nella conferenza stampa con il collega tedesco Frank Walter Steinmeier.
Mattarella: "Serve visione del futuro, non misure tampone"
"C'e' una perfetta omogeneità di valutazione del fenomeno migratorio che non colpisce solo l'Italia, ma anche la Germania, e sappiano tutti che è un fenomeno epocale che va governato con visione del futuro non con provvedimenti improvvisati o tampone. Serve - ha aggiunto - una visione del futuro coraggiosa e nuova, ma l'operatività e messa ai governi, non a Steinmeier e non a me".
Mattarella: "Bene 10 punti VdL, ma tutti i Paesi agiscano"
"Occorre studiare soluzioni nuove e coraggiose, non approssimative, soluzioni europee, perché è un problema che non può essere affrontato da un Paese solo, neppure il più grande. Sono i governi che devono metterle in campo. E i dieci punti della presidente von der Leyen sono interessanti, così come i passi avanti in Consiglio europeo".
"Quello che è importante è che tutti comprendano in Europa che il problema esiste e non si rimuove ignorandolo, ma va affrontato per non lasciare il protagonismo di questo fenomeno plurale ai crudeli trafficanti di essere umani". "Le regole di Dublino sono la preistoria - ha poi aggiunto - nessuno ha la soluzione in tasca".
Steinmeier: "Arrivi devono diminuire, serve Ue"
Frank-Walter Steinmeier ha invece sottolineato che "l'Italia e la Germania sono tra i Paesi più colpiti" e la "Germania è il Paese che ha partecipato di più alla redistribuzione di quelli giunti in Italia. Ma gli arrivi devono diminuire e servono regole dell'Unione europea se le frontiere interne devono essere aperte".