Schlein 'cambia marcia' e sfida Meloni sul tema migranti
Schlein 'cambia marcia' e sfida Meloni sul tema migranti

Schlein 'cambia marcia' e sfida Meloni sul tema migranti

Elly Schlein
Elly Schlein
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Il botta e risposta con Meloni

Le proposte del Pd

Eccole, allora, le proposte dei dem:

  • Primo: "Riformare in modo ambizioso il Regolamento di Dublino che blocca i richiedenti asilo nel primo Paese di arrivo, spesso l'Italia, assicurando una condivisione obbligatoria dell'accoglienza tra tutti i Paesi Ue" valorizzando "i legami dei richiedenti asilo, a partire da quelli familiari".
  • Secondo: "Una Mare Nostrum europea, per salvare le vite ed evitare che Lampedusa divenga un hub naturale per il suolo europeo. Ricordiamo a tale proposito che la destra italiana si è sempre battuta contro la missione europea di ricerca e soccorso in mare".
  • Terzo: Rafforzare a livello europeo "le politiche riguardanti la cooperazione internazionale e il sostegno allo sviluppo" ripartendo dal tema dell'Africa, "dell'investimento su progetti e politiche che consentano di fornire un'alternativa vera alle migrazioni".
  • Quarto: Dare il via a un "contrasto generalizzato del traffico di esseri umani attraverso l'intensificazione di un'azione repressiva di carattere internazionale e soprattutto aprendo nuovi canali d'ingresso legali a tutti i Paesi Ue, sia per chi cerca protezione internazionale, sia per chi migra in cerca di lavoro".
  • Quinto: "un grande piano per l'accoglienza diffusa di concerto con i sindaci e le amministrazioni comunali al fine di evitare grandi concentrazioni di persone accolte in poche singole strutture e in poche città".
  • Sesto punto: "Una Legge quadro sull'immigrazione che sostituisca la Bossi-Fini, fondata sull'immigrazione legale" con "canali d'accesso legali, potenziamento dei corridoi umanitari, realizzazione di un grande piano nazionale per l'Integrazione".
  • Settimo e ultimo punto: "Piena applicazione della cosiddetta 'Legge Zampa' riguardante i minori non accompagnati" con "risorse e personale forniti ai Comuni per la gestione di un fenomeno molto complesso rispetto a cui va ribadita e rinnovata la responsabilità diretta dello Stato che deve garantire la prima accoglienza".
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