AGI - La strumentazione antiterremoto realizzata dagli studenti dell'Istituto Saffi di Forlì, ma anche la cucitura di un vestito da sposa e la proliferazione di cellule fosforescenti. Sergio Mattarella arriva all'Istituto tecnico Saffi-Alberti del capoluogo romagnolo per inaugurare l'anno accademico in una terra colpita dall'alluvione pochi mesi fa.
Il capo dello Stato, prima di salire sul palco con i ministri dell'Istruzione Giuseppe Valditara e del Lavoro Marina Elvira Calderone, ha visitato le aule dell'Istituto, mentre gli studenti hanno offerto una piccola dimostrazione nei settori di indirizzo di chimica, costruzioni e ambiente e moda. Lo spettacolo che accompagnerà i ragazzi nel primo giorno sui banchi è condotto da Flavio Insinna con Malika Ayane interprete di alcuni brani del suo repertorio.
"La scuola è la prima e la più importante risposta al degrado". Lo ha detto Sergio Mattarella inaugurando l'anno scolastico. Contro le situazioni di devianza giovanile, come quelli che si sono verificati in queste ultime settimane, serve un approccio su più livelli, ha detto il capo dello Stato e "tutto questo rende ancor più fondamentale combattere, con sempre maggior determinazione, l'abbandono scolastico. È la buona scuola lo strumento più efficace e prezioso di cui la Repubblica dispone per creare e diffondere tra giovani generazioni una cultura della legalità, della convivenza, del rispetto".
"Il Piano nazionale di ripresa e resilienza - occasione storica per l'Italia - riguarda ovviamente anche il potenziamento della scuola. Ovunque, in tutto il territorio nazionale, perché la scuola è un patrimonio comune dell'intera Italia. Lo spirito che deve guidarci è quello di un'impresa corale per le istituzioni e la società". Per Sergio Mattarella "La scuola ha bisogno di continua manutenzione e di aggiornamento. Anche per colmare limiti strutturali. Si deve operare per evitare l'affollamento delle classi, che penalizza i programmi di studio e le opportunità per gli alunni - ha sottolineato il capo dello Stato - Va garantita prioritariamente la sicurezza degli edifici scolastici e quella dell'alternanza tra scuola e lavoro. Ho apprezzato in questo senso le parole dei ministri dell'Istruzione e del Lavoro. I genitori e i ragazzi devono vivere l'esperienza scolastica con piena serenità".
Sono oltre 800 gli studenti provenienti da tutta Italia, di cui 500 circa dall'Emilia Romagna che all'Istituto tecnico "Saffi - Alberti" di Forlì, scuola in una delle zone più colpite dall'alluvione dello scorso maggio, hanno accolto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, venuto a inaugurare l'anno scolastico. "Grazie di cuore da tutta l'Emilia-Romagna al presidente Sergio Mattarella per questa visita. Grazie per aver scelto una scuola della nostra regione e per essere ancora una volta, come sempre, accanto alle nostre comunità, ferite dall'alluvione dello scorso maggio e svegliate dal terremoto di questa mattina.
In particolare, siamo vicini agli abitanti di Tredozio, uno dei paesi dell'Appennino forlivese già danneggiato dalle frane, nell'alluvione di maggio, e oggi messo di nuovo alla prova" ha detto la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, che ha accolto in rappresentanza del presidente Stefano Bonaccini, Sergio Mattarella e il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, per la cerimonia di apertura dell'anno scolastico.
Presenti anche l'assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca. Prima dell'inizio della cerimonia il presidente Mattarella, accompagnato dal direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Stefano Versari e dal dirigente scolastico Giovanni Maria Ghidetti, insieme con il ministro, ha visitato alcuni laboratori dell'Istituto.