AGI - "L'immigrazione irregolare, con i grandi problemi che comporta, pone in questi giorni il Paese e l'intera Europa di fronte a una sfida difficilissima. Sono situazioni e momenti in cui si misura la responsabilità. Da parte di tutti. Di chi per definizione ha responsabilità di governo. Di chi deve sostenerlo come forza di maggioranza, di chi fa opposizione: ognuno senza fare miopi calcoli politici". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in un'intervista al Corriere della sera.
"Lampedusa è sottoposta a una forte pressione. Rispetto a quasi 10 mila arrivi in quattro giorni, gli apparati dello Stato hanno fatto appieno il loro lavoro e hanno dato prova di grande impegno e capacita'", spiega il titolare del Viminale che rivendica: "Stiamo facendo uno sforzo straordinario, non c'è ne' collasso ne' perdita di controllo. Anzi, se non ci fossimo organizzati per tempo, con iniziative criticatissime come quella dello stato di emergenza o alcune norma approvate a Cutro, non ci saremmo riusciti. Altro che improvvisazione".
In campagna elettorale avevate promesso di fermare gli sbarchi. Cosa risponde all'opposizione che vi accusa di fallimento? "L'opposizione più responsabile è consapevole della delicatezza della situazione e che la stessa non possa essere affrontata se non con soluzioni stabili e durature. Anche a costo di avere momenti difficili come questo. Sono quelle a cui stiamo lavorando e che, sono certo, ci porteranno al più presto a risultati meno urlati ma più solidi", sottolinea il titolare del Viminale.
"Per il tema degli sbarchi stiamo lavorando su una prospettiva articolata che vada finalmente alla radice del fenomeno", aggiunge, anticipando poi alcune delle misure che saranno adottate dal governo nel Cdm di lunedì.
Infine, quanto alla Lega che sostiene che se ci fosse stato Salvini al Viminale non saremmo in questa situazione, Piantedosi osserva: "Su questo tema il tratto comune, la linea di congiunzione tra le due esperienze di governo sono proprio io. A quel tempo ebbi l'onore di collaborare con Salvini condividendo scelte importanti e decisive. Oggi, su uno scenario diverso e complesso, ho la responsabilità di contribuire ad una rinnovata stagione di contrasto ai traffici internazionali di esseri umani la cui organizzazione, nel frattempo, è cambiata e cresciuta. Sono più che convinto che la strada intrapresa ci porterà ai risultati attesi quanto prima".